La candidatura di Fava a rischio per un intoppo burocratico, "E' un golpe politico"

La candidatura di Fava a rischio per un intoppo burocratico, “E’ un golpe politico”

Rosaria Brancato

La candidatura di Fava a rischio per un intoppo burocratico, “E’ un golpe politico”

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mercoledì 26 Settembre 2012 - 20:44

Il caso esplode nel pomeriggio dopo una nota del Viminale. A quanto sembra Claudio Fava avrebbe richiesto il cambio di residenza da Roma a Catania oltre i termini di 45 giorni previsti della legge elettorale. "E' un golpe politico, non ci fermeremo" replica l'eurodeputato. Il fatto però riapre i giochi nel centro sinistra. Sul fronte opposto Roberto Corona ritira la candidatura dopo una lettera di Alfano "Sono amareggiato, ma faccio un passo indietro" dichiara

A tenere banco, a poche ore di distanza dall’inizio del termine della presentazione delle liste (dalle 9 di giovedì 27 alle 16 di venerdì 28) è il caso Claudio Fava. Un ritardo burocratico di pochi giorni rischia di far saltare la candidatura dell’europarlamentare ed in attesa di chiarezza c’è stato uno stop in casa Crocetta nella corsa alla presentazione delle liste, giusto il tempo di capire cosa potrà accadere. A scatenare la bufera è una nota del Viminale su alcune irregolarità riscontrate nei tempi di presentazione nella richiesta di residenza inoltrata dal candidato alla Presidenza di Sel e Idv. Il problema, a quanto sarebbe emerso, è legato alla residenza di Fava , che fino a poco tempo fa era Roma. L’esponente di Sel avrebbe effettuato richiesta di cambio di residenza il 18 settembre, ma la legge elettorale siciliana prevede che un candidato risulti residente nell’isola al più tardi 45 giorni prima della consultazione. Il ritardo sarebbe quindi di pochissimi giorni.

“Vogliono fermarmi con un cavillo burocratico- ha tuonato Claudio Fava- si tratterebbe di un golpe politico”.

Nel pomeriggio il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri aveva dichiarato: "E' un dato tecnico che approfondiremo, ma che temo fondato perché sembrerebbe non siano stati rispettati i tempi di presentazione. Sarebbe un dato oggettivo e quindi un'irregolarità difficilmente sanabile".

L’europarlamentare contesta una situazione che definisce grottesca “Se pensano di poterci escludere dalla competizione elettorale per un cavillo burocratico- dichiara- si sbagliano. Si deve sapere che aspetti formali, di discutibile fondatezza, non bloccheranno il progetto di cambiamento della Sicilia che stiamo portando avanti. Se ciò dovesse accadere lo potremmo considerare alla sorta di un misero golpe politico Noi siamo in campo con determinazione e ancora maggiore forza. Le informazioni di cui disponiamo sull’andamento della campagna elettorale ci dicono che siamo nelle condizioni di farcela”.

Ma dopo la nota del Viminale è scattato l’allarme rosso nel centro-sinistra al punto che le liste Crocetta Presidente che sarebbero dovute essere presentate per prime nei vari Tribunali dell’isola sono state bloccate per capire cosa succederà nelle prossime 24 ore. Claudio Fava sembra intenzionato a non fermarsi ma nel centro-sinistra si vogliono utilizzare le prossime ore per capire come reagire ad un eventuale stop alla sua candidatura e quindi convogliare, se possibile e se condiviso, le candidature all’Ars. Un altro problema riguarda i collegamenti, perché se salta la candidatura di Fava le liste provinciali di Sel e Idv resterebbero senza candidato di riferimento e questo non è previsto dalla normativa. Che faranno a questo punto gli uomini di Leoluca Orlando? Difficile dirlo, anche perché sia Di Pietro che il sindaco di Palermo nelle scorse settimane non hanno risparmiato bordate nei confronti di Crocetta, definito: “Un Cuffaro senza i cannoli”.

Quelle che dovevano essere 24 ore dedicate alla limatura delle liste ed alla presentazione si sono tramutate quindi in 24 ore frenetiche di trattative a giochi nuovamente riaperti.

Sul fronte del centro destra Roberto Corona, deputato uscente Pdl, ha ritirato la sua candidatura dopo una lettera del segretario del partito Angelino Alfano, che lo invitava a valutare questa scelta: “Tenuto conto del clima instauratosi nel Paese e del riverbero d’immagine che ne deriva per la politica, ritengo che a salvaguardia del partito e della tua stessa persona, sia inopportuna una tua candidatura alle elezioni regionali siciliane. So che in questo modo rimani vittima delle circostanze determinatesi; confido, però, nella grande sensibilità che ti è propria”

Alfano ha sottolineato i rischi per l’immagine del partito e per Corona stesso e si è detto certo che l’ex deputato possa presto dimostrare l’estraneità ai fatti contestati.

“Ti confermo che ho molta difficoltà ad accettare la richiesta di ritiro della candidatura- risponde Corona- Sono in campo da anni, ed anche questa volta, si era raccolto intorno a me un grande consenso di amici ed elettori che avrebbe portato alla mia rielezione. Sono però consapevole, anche in virtù della mia lunga esperienza politica che in politica debbano sempre prevalere gli interessi generali e collettivi su quelli personali; quindi devo considerare le ragioni di partito che mi vengono esposte e, sebbene con molta amarezza, ho deciso di accettare le tue indicazioni e di non proseguire con la mia candidatura. Subisco naturalmente un grave danno sul piano personale e politico, per avere avviato da mesi la campagna elettorale, come richiesto dai coordinatori regionali del Pdl. Voglio però che il partito possa essere libero da ogni tentativo di attacco pregiudiziale sul piano mediatico, come stava accadendo, e quindi spero che la mia decisione possa essere di beneficio”.

L’ex coordinatore provinciale del Pdl che non nasconde l’amarezza per l’accaduto,lancia una frecciatina a chi aveva dato il via libera alla sua candidatura, si dice certo nel poter dimostrare la sua innocenza nelle sedi giudiziarie e ribadisce il suo impegno per il partito.

La lista del Pdl, a questo punto vedrà in campo Buzzanca, Formica, Germanà, e con ogni probabilità l’ex assessore provinciale Gianni Pino (di Barcellona), l’avvocato Claudio Como, mentre sembra tornare il nome dell’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Fava, ma se risiedi a Roma, che ne sai di Catania e dei problemi della Sicilia? Tutti i grandi eroi che sono andati via, si ricordano dei loro conterranei, solo per racimolare qualche voto per il loro tornaconto…..state lì e non………

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  2. e di che si lamenta SIg. fava la legge e legge e non ammette ignoranza, oppure per i politici diventa un “cavillo burocratico” voi siete in campo per una seria rivoluzione della Sicilia, e fate il trasferimento di residenza in ritardo ?? vedo molto impegno complimenti, ma chiamarlo addirittura golpe mi pare eccessivo, mica siete al di sopra delle LEGGE.

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  3. Su Fava, c’è da dire solo: cominciamo bene
    se lui è il primo a non avere rispetto delle leggi: certamente non può essere un buon governatore.
    Fava dovrebbe vergognarsi di parlare di golpe, io direi che il golpe sarebbe permettergli di candidarsi in spregio alle leggi della Repubblica.
    Propongo a tutti gli Italiani di ragionare come Fava: non paghiamo le tasse, non rispettiamo le scadenze, non rispettiamo l’ordine pubblico: Fava insegna che tutto è solo un “cavillo burocratico” .

    VERGOGNATI di aver pensato di essere superiore alla legge;
    VERGOGNATI di parlare di golpe, se l’unico a non aver rispettato la legge sei tu;
    VERGOGNATI: di ritenerti “intoccabile”

    VERGOGNATI nel voler intraprendere un cammino sotto l’insegna della irregolarità;

    Invito tutte le brave persone candidate nelle liste di Fava a voler ritirare la candidatura, è uguale a tutti gli altri: vuole modificare le leggi per favorire se stesso.

    VERGOGNA

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  4. Forse l’avrei votato, considerando anche gli altri candidati della sinistra, ma se (per una sua dimenticanza) parla di golpe allora siamo nel berlusconismo più puro, dal punto di vista mediatico.

    Esiste una legge e tutti devono rispettarla, lui cosa avrebbe fatto se fosse capitato ad altri?

    Si copra il capo di cenere, rimproveri pure i suoi che non hanno saputo gestire semplici attività burocratiche (magari li licenzi) ma faccia un passo indietro.

    Ne abbiamo fin sopra i capelli di politici che scaricano sugli altri le loro colpe.

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  5. I cinque VERGOGNATI indirizzati a FAVA,con l’auspicio che venga escluso dalla competizione per una candidatura ILLEGITTIMA,fanno il palio con l’esclusione di CORONA, sancita dal POPOLO DELLA LIBERTA’,questa doppiamente ILLEGITTIMA,non rispetta il codice etico che il PDL si è dato per le candidature,dove non è inserito il reato per cui a ottobre CORONA va a processo,ma anzitutto va contro la Costituzione e la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Abbiamo una esclusione doppiamente ILLEGITTIMA accettata,perchè CORONA da buon politico di mestiere non ha emozioni e sa che hanno bisogno della sua efficace macchina elettorale,l’altra non accettata,che finirà in tribunale o con accordi tra CROCETTA e lo stesso FAVA. I fans si stanno schierando, quelli di CROCETTA perchè si sono liberati di un concorrente alla loro sinistra,che potrà aiutarli a raggiungere i 46 seggi per la maggioranza assoluta, quelli di MUSUMECI,perche si sono liberati di un competitor interno, che vale 10 mila preferenze dell’ex Forza Italia,e con l’aria che tira per gli ex MSI in PDL, BUZZANCA potrà stare più tranquillo. Nel paese degli azzeccagarbugli di manzoniana memoria, dove le leggi sono scritte ad arte, non mi meraviglio più di nulla, nemmeno che a elezioni fatte e vinte dal MOVIMENTO 5 STELLE, il giorno dopo l’azzeccagarbugli di turno le faccia invalidare perchè ILLEGITTIME. Crozza a Ballarò canticchiava che per le cose che riguardano i politici tutto è LEGITTIMO LEGITTIMO, le ricchissime indennità di mandato, gli infiniti privilegi, l’autonomia di decidere come spendere i soldi destinati ai Gruppi nelle assemblee elettive, il finanziamento pubblico alla faccia del referendum,tutto con la benedizione di Giuseppe Arrigo che invoca la LEGITTIMITA’ a senso unico.

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  6. Golpe politico? Trovo incredibile che i siciliani rischino di avere rappresentanti simili. Da settimane la città di Messina è piena di manifesti, e il sig. Fava non ha trovato il tempo e modo di leggere le normative elettorali? O almeno di farle leggere.

    Trovo che sarebbe scandaloso permettere “in deroga” la candidatura. In questi casi l’unica cosa da fare è chiedere scusa e ritirarsi in buon ordine.

    Voterò certamente per il M5stelle, non perchè mi piace, ma perchè spero che facciano fuori (in senso politico) queste persone che INDISTINTAMENTE (per quanto si ostinino a dire che non è vero che sono tutti uguali) ci hanno portato alla triste situazione che viviamo oggi.

    FUORI TUTTI

    N.B. – le leggi si rispettano

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  7. Concordo in pieno con chi ha scritto prima di me… “Moglie e buoi dei paesi tuoi” ma se hai deciso di fare il giornalista, il parlamentare europeo e quanto di più fuori dalla tua terra non sei in grado di capire le dinamiche nè i compromessi che ci sono qui in Sicilia… in fondo hai svolto inchieste sulle attività illecite della Cia e sugli abusi dei governi europei nella lotta al terrorismo islamico! La legge è uguale per tutti e 45 giorni mi pare che bastino a tutti i comuni mortali per chiedere un cambio di residenza mi pare…

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  8. FAVA LA SICILIA ….
    ti ha dato tanto ma oggi ti ha voltato le spalle. Risiedere su di un territorio ( questo vale anche per qualcuno dei tuoi assessori nominati ) non è questione di date e di protocollo…è questione di cuore, d’affetto nonchè di coraggio o forse di viltà per paura di cambiare. Chi ha lasciato questa isola per politica per professione o per altro ha compiuto una scelta. Noi o figli lontani vi vogliamo bene ma i veri siciliani nascono e crescono qui tra l’angoscia e le mille difficoltà. Roma è bella ma per noi è solo una città. Mi dispiace per chi credeva in te ma Crocetta è qui che combatte da una vita. Voi portate la Sicilia in giro per l’Europa e per l’Italia e c fate onore ma noi la viviamo: questa è la differenza.

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