Il capitano Petrucci ai saluti: "Orgoglioso di un gruppo di uomini veri, condizioni societarie pietose con personaggi che nulla centrano col calcio"
MESSINA – Il Messina atteso da decisioni importanti ma non si sa chi debba prenderle in questo momento. Finché c’era ancora il campionato in corso tutto era demandato al campo e quindi c’era una supremazia della parte tecnica, direttore Roma in testa e a seguire allenatori, prima Banchieri e poi Gatto. Adesso che il campionato è finito, anche con un amaro verdetto, resta affrontare le conseguenze della scellerata cessione di Sciotto ad Aad Invest e della totale inadempienza di quest’ultima. Il consigliere Carbone appena oggi invitava la politica, coinvolgendo il tessuto sociale e imprenditoriale, a fare la propria parte, come sappiamo i tempi stringono e il futuro è incerto volendo essere buoni e non dire che è nefasto.
Entro il 6 giugno la società Messina deve saldare tutte le pendenze economiche e quindi i famosi contributi mai versati di metà febbraio più gli stipendi dei calciatori non più pagati. Un passaggio assolutamente non scontato ma certamente propedeutico per evitare la liquidazione coatta in discussione in tribunale il 10 giugno che potrebbe estromettere il Messina da qualsiasi discussione sul suo futuro visto che i tempi della giustizia non sono compatibili con le scadenze federali per l’iscrizione al prossimo campionato. Prossimo campionato che inizierà certamente con una penalizzazione che il tribunale federale nazionale stabilità domani in una seduta in cui saranno esaminati anche i casi Foggia e Triestina.
I calciatori salutano e il dubbio sulla categoria
Nel frattempo gli unici che andavano ricompensati, i calciatori, che da professionisti hanno continuato a giocare nonostante le difficoltà economiche, cominciano a salutare in virtù anche del fatto che con la retrocessione chi aveva contratti in essere per gli anni successivi li può stracciare. Altrimenti chiedere comunque a questi ragazzi, encomiabili, di restare sarebbe stato forse anche troppo, ma nei fatti tra la categoria inferiore certa e la non possibilità del direttore sportivo Domenico Roma, anche lui senza direttive dall’alto è esente da colpe, ad operare in qualsiasi direzione il gruppo come sempre andrà ricostruito.
Ponendo infine l’eccezione che ci sarà una società e ci sarà un direttore sportivo che opererà sul mercato per la costruzione di una squadra, resta ancora da stabilire se davvero il Messina ripartirà dalla Serie D, perché in caso di fallimento non è scontata neanche la ripartenza dall’Eccellenza dove comunque c’è già una squadra cittadina, la Messana, quindi bisognerebbe spulciare i regolamenti della Lega Nazionale Dilettanti per capire da dove e se l’Acr Messina potrebbe ripartire. In tutto questo sembra quindi più facile forse fare tabula rasa e ripartire davvero da zero ma con persone affidabili.
L’addio del capitano Petrucci
Affidando queste parole al suo account Instagram Davide Petrucci, che ha indossato la fascia di capitano dall’addio di Manetta e dopo la rivoluzione di gennaio in poi, ha salutato Messina e la piazza: “Ho aspettato prima di scrivere questo messaggio. L’amarezza è ancora tanta, il dispiacere immenso. Quando qualcosa ti coinvolge cosi tanto non è facile trovare le parole giuste. Grazie a chi ha camminato accanto a noi in questo percorso, a chi ha condiviso sacrifici, sorrisi, silenzi e momenti indimenticabili. A chi ha creduto, sostenuto e contribuito anche e soprattutto nei momenti difficili. Porterò con me ogni singolo istante con orgoglio e affetto. Anche se purtroppo non è finita come volevamo, il legame e l’esperienza rimarranno vivi dentro di me per sempre. Sono orgoglioso di aver fatto parte di un gruppo di Uomini Veri, che nonostante abbia lavorato in condizioni societarie pietose, affiancata da personaggi indegni che con il calcio non c’entrano niente, non ha mai mollato credendo di poter superare ogni ostacolo. La spinta ci è arrivata da una città intera, dei tifosi meravigliosi che hanno capito le problematiche ed hanno cercato in tutti i modi di lottare con noi. Ringrazio mister Modica, Banchieri, Gatto ed i rispettivi staff, i direttori, e tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte ma che hanno avuto un ruolo importante. Un grazie speciale ai miei compagni di squadra, dal primo all’ultimo, vi auguro il meglio. Ma l’augurio più grande è che un giorno Messina possa tornare splendere dove merita! Grazie Messina, grazie a tutti i Tifosi Messinesi, vi voglio bene”.
