Al via la nuova stagione 2013-14 del Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina di Forte Cavalli a Larderia. Nell'anniversario dell'entrata in vigore dell'armistizio che pose fine al secondo Conflitto Mondiale, il Forte tornerà a tener viva la memoria storica della città

Ripartono domenica 8, con la nuova stagione 2013-14, le attività del Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina di Forte Cavalli. Il prestigioso sito storico di Larderia si ripropone, ancora una volta, di porre l’accento sugli episodi più salienti che hanno caratterizzato, nel corso degli anni, le strategie di protezione e difesa dello Stretto.

Un itinerario travagliato che racconta l’importanza tattica dei forti umbertini nei periodi bellici e le modalità di salvaguardia dell’area terrestre e marittima prospiciente alla nostra città dal 1860 sino ad arrivare agli eventi del secondo Conflitto Mondiale.

A fungere poi da preminente obiettivo della stagione, quello di accendere i riflettori sulle particolari criticità legate ai bombardamenti che interessarono Messina nel luglio – agosto 1943, per perpetrarne un ricordo che va tristemente sbiadendosi.

Negli intenti della gestione organizzativa del Forte, dunque, il recupero di un passato e di una memoria che fanno parte e si legano indissolubilmente alla nostra città e che, attraverso le stratificazioni storiche di cui Messina porta i segni, hanno contribuito a ridisegnarne il volto per quello che attualmente appare.

Due le chiavi di volta del percorso guidato che accompagna turisti e allievi di scuole elementari, medie e superiori alla riscoperta dei segreti storico – militari della struttura. Così il museo, sorto nel 2003 su iniziativa della ONLUS “Comunità Zancle” e con il patrocinio del comune di Messine e della Fondazione “Bonino – Pulejo”, si propone di passare il messaggio secondo cui il trascorso storico costituisce occasione di deprecare la guerra come strumento di devastazione, prediligendo l’armoniosa convivenza di popoli e civiltà per la costruzione di un futuro più prosperoso e ricco di opportunità.

A sfondo di quest’importante principio madre che funge da volano dell’attività del Forte, quello più generale, secondo cui un’approfondita conoscenza della Storia si traduce in un’acquisizione di consapevolezza utile a non reiterare gli errori commessi, rischiando di rimanere intrappolati in quei “corsi e ricorsi” di memoria filosofica che ben possono essere evitati, nei loro aspetti negativi, attraverso l’elaborazione consapevole del passato.

Significativa anche la data di riapertura del plesso, diretta dal prof. Vincenzo Caruso e fissata per domenica 8 settembre dalle ore 10 alle 12. Ricorre, infatti, in tale giorno, l’anniversario dell’armistizio di Cassibile che pose fine alla seconda Guerra Mondiale.

L’accordo – che sancì, nella realtà dei fatti, una resa incondizionata del Regno d’Italia alle forze Anglo-Americane Alleate – fu siglato il 3 settembre del 1945 ma da sempre lo si menziona collegandolo alla data posticipata dell’8 settembre in cui lo stesso entrò in vigore, così come stabilito nelle clausole che facevano coincidere questo momento con l’annuncio al popolo della sottoscrizione dell’atto.

La comunicazione venne data, infatti, cinque giorni dopo la sottoscrizione, dapprima a voce del generale Eisenhower, dai microfoni di Radio Algeri, alle 18.30, successivamente dal maresciallo Pietro Badoglio, il cui annuncio fu invece trasmesso dall’EIAR poco più di un’ora dopo, alle 19.42. (Sara Faraci)