In autunno aumenta la perdita dei capelli: come e quando correre ai ripari

In autunno aumenta la perdita dei capelli: come e quando correre ai ripari

Marilena Raffa

In autunno aumenta la perdita dei capelli: come e quando correre ai ripari

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sabato 28 Ottobre 2017 - 07:00

Se il diradamento è visibile e la caduta non si arresta entro pochi mesi, occorre rivolgersi ad un dermatologo

Il fastidioso fenomeno colpisce uomini e donne di tutte le età, costretti ogni anno a subire le conseguenze del cambio di stagione, con una perdita di capelli maggiore del 30% rispetto agli altri periodi dell’anno.

Solo una persona su dieci non nota alcun cambiamento, gli altri si dividono tra coloro che ne perdono a mazzi e quelli che constatano una chioma sfibrata e spenta.

Il “periodo delle castagne”, che secondo la tradizione popolare coincide proprio con la temuta caduta dei capelli, torna impietoso e puntuale. In realtà, la capigliatura risente dei cambi di stagione e lo stesso evento si verifica anche in primavera, ma in maniera più attenuata.

L’esposizione del cuoio capelluto al sole, i lavaggi frequenti, le ore di sonno ridotte ed una dieta irregolare, fattori ricorrenti del periodo estivo, si pagano tutti, capello su capello, tra settembre e novembre.

Secondo gli esperti si tratta di uno processo fisiologico, da ogni bulbo pilifero nasce un cappello che cresce, alternando sviluppo a fasi di riposo, ed infine cade. Questo ciclo vitale dura in media dai 2 ai 7 anni e dallo stesso bulbo ricrescono una ventina di capelli.

Certo che, trovarsi tra le mani la spazzola soffocata da un cumulo irsuto e mucchi generosi sparsi per la casa, tanto che si potrebbe rinnovare l’imbottitura dei cuscini, fa davvero impressione. È questo, infatti, il momento in cui ci si rivolge più frequentemente ad un esperto per gli esami tricologici.

Ma come facciamo a capire se stiamo attraversando una fase fisiologica o, davvero, c’è qualcosa che non va e dobbiamo correre ai ripari? In teoria, si dovrebbero perdere dai 70 ai 100 capelli al giorno, durante tutto l’anno. Se si verifica un aumento della caduta durante il cambio di stagione, questo è considerato normale ma se la perdita è eccessiva o si protrae per diversi mesi, è necessario rivolgersi al dermatologo.

Predisposizione genetica, stress, fumo e alcol, carenze alimentari, problemi alla tiroide, squilibri ormonali, gravidanza e parto, lavaggi frequenti, trattamenti aggressivi, sole e smog sono le principali cause della perdita dei capelli.

Per alleviare il disturbo si può provare ad accorciare la lunghezza ed utilizzare uno shampoo delicato, da diluire con acqua prima dell’applicazione. Per favorire la microcircolazione locale del cuoio capelluto, si aggiungono allo shampoo neutro, due o tre gocce di olio essenziale di rosmarino. Non per lunghi periodi e nemmeno durante la gravidanza.

La prossima estate ci penseremo in tempo e proteggeremo adeguatamente la testa, per evitare l’accumularsi di radicali liberi all’interno del follicolo, mangeremo tanta frutta e verdura e dormiremo di notte, preferibilmente al buio. La luce, infatti, influenza diverse attività del nostro corpo, compresa la produzione di melatonina che aiuta la rigenerazione delle cellule.

Per il resto è necessario rivolgersi al medico. Gli integratori alimentari sono importanti ma devono essere assunti sotto controllo, per esempio, un eccesso di vitamina A, può accentuare la caduta.

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