Piano industriale Atm 2.0. Filt Cgil e Uiltrasporti: "Pressioni e silenzi"

Piano industriale Atm 2.0. Filt Cgil e Uiltrasporti: “Pressioni e silenzi”

Redazione

Piano industriale Atm 2.0. Filt Cgil e Uiltrasporti: “Pressioni e silenzi”

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sabato 23 Novembre 2019 - 08:00

Per i due sindacati l'accelerazione del sindaco sul piano industriale di un'azienda ancora fantasma è una pressione sul consiglio che ancora deve liquidare l'altra.

Il sindaco Cateno De Luca continua a convocare le organizzazioni sindacali sul nuovo piano industriale dell’Atm. Filt Cgil e Uiltrasporti però non ci stanno. E confermano la decisione di non sedere al tavolo di confronto che riguarda  una Atm S.p.a ancora fantasma. 

I motivi del no

«Dopo il primo tavolo al quale abbiamo scelto di non partecipare, il sindaco non ci ha convocati al prossimo incontro fissato per ‪il 23 novembre. Vogliamo ribadire che non abbiamo partecipato e non parteciperemo al percorso sul piano industriale della nuova Atm spa. Come abbiamo già detto, vorrebbe dire mettere il carro davanti ai buoi, visto che non è ancora stato completato il percorso di liquidazione dell’Atm azienda speciale, secondo quanto previsto dall’articolo 50 dello statuto aziendale».

Il libro dei sogni

A dirlo con forza sono i segretari di Fitl Cgil e Uiltrasporti, Carmelo Garufi e Michele Barresi. «Riteniamo che mettere in scena la presentazione di quello che è stato definito, anche da chi ha partecipato, come il libro dei sogni della nuova Atm, rappresenta un’indebita pressione sul consiglio comunale che deve ancora liberamente esprimersi sulla relazione di liquidazione dell’attuale Atm».

Il consiglio comunale

Proprio in questa direzione, infatti, Filt Cgil e Uiltrasporti hanno invece accolto con favore il voto della delibera in consiglio comunale che ha preso tempo fino al ‪31 dicembre 2019 per esaminare la relazione di liquidazione, soprattutto alla luce dei gravi fatti emersi nell’ultimo periodo dai verbali dei Revisori dei conti e dall’esposto alla Procura della Corte dei Conti.

«Siamo di fronte all’ennesima commedia inscenata dal sindaco De Luca su un piano industriale di una società mentre ancora è nel limbo la liquidazione dell’altra. Ricordiamo inoltre a chi forse è di memoria corta che esiste già da un anno un piano industriale della nuova Atm presentato durante il Salva Messina. Piano che era stato anche alla base del voto con cui il Consiglio comunale aveva già approvato un contratto di servizio di Atm spa. Oggi si presenta un nuovo libro dei sogni, stracciando di fatto quello che era stato presentato un anno fa e rendendo inutile il contratto di servizio già votato dal consiglio comunale.  «Avevamo dichiarato in tutti i tavoli del Salva Messina che eravamo di fronte al vuoto assoluto e questo lo dimostra, così come oggi siamo dinnanzi alla stessa messa in scena».

Le denunce dei Revisori dei Conti

Filt Cgil e Uiltrasporti riaccendono i riflettori sulle gravissime denunce fatte dai Revisori dei Conti di Atm. «Ci preoccupa il recente silenzio che è piombato da parte dei Revisori dei conti di Atm. Dopo quanto dichiarato nelle commissioni consiliari –continuano Garufi e Barresi – non può essere comprensibile  il silenzio su quello che è accaduto. E stupisce che alle  denunce agli organi di giustizia amministrativa non siano seguite da parte dei  revisori le denunce anche alla Procura ordinaria che per l’organo di controllo dovrebbero essere un atto dovuto stante la gravità dei rilievi sollevati.

Così come non è giustificabile il silenzio da parte del segretario generale del Comune e dei Revisori dei conti del Comune. Soprattutto alla luce delle denunce e le gravi ripercussioni che mettono in discussione il Piano di riequilibrio del Comune. Tutto questo è inconcepibile, inaudito e lascia riflettere. Siamo di fronte a un percorso molto delicato, a scelte strategiche per uno dei servizi pubblici più importanti per la città. Questo non può accadere tra presunte pressioni, confusione, colpi di teatro e poca chiarezza».

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