Piazza del Popolo e Cairoli, il salto di qualità c'è. Ora serve anche altrove

Piazza del Popolo e Cairoli, il salto di qualità c’è. Ora serve anche altrove

Marco Ipsale

Piazza del Popolo e Cairoli, il salto di qualità c’è. Ora serve anche altrove

mercoledì 13 Settembre 2023 - 13:00

Progetti da replicare anche in altre piazze, ridotte a incroci stradali con spartitraffico

Se si potesse fare meglio, come dicono alcuni, rientra nel campo delle opinioni. Ma c’è un dato di fatto incontestabile: piazza del Popolo (o piazza Lo Sardo) è molto più bella adesso di prima. C’erano strisce di asfalto, anche sconnesse, ora c’è una pavimentazione unica e una vera e propria piazza. Servirebbero più arredi ma sono in programma.

Situazione simile sul lato monte di piazza Cairoli. I lavori durano troppo, ora il nuovo termine è fissato a fine settembre, ma i primi tratti aperti mostrano il salto di qualità: anche qui da asfalto a piazza.

E visto che sono progetti vincenti, sarebbe bene replicarli in altre piazze cittadine che di piazza hanno solo il nome, ridotte a incroci stradali con spartitraffico.

Castronovo, Juvara e Antonello

Castronovo, Juvara e Antonello sono tre illustri messinesi a cui sono dedicate tre importanti piazze… non pedonali ma stradali. Dall’alto è possibile apprezzarne la bellezza, dal basso non si capisce neppure che siano piazze.

Pavimentarle e renderle pedonali al centro significherebbe dare alla città nuovi spazi vivibili, senza fare grossi danni alla viabilità. Si tratterebbe solo di percorrere le rotatorie naturali invece che passare dritto, una perdita di tempo nell’ordine massimo di pochi secondi, compensata dall’eliminazione delle attese ai semafori, con conseguente riduzione di inquinamento.

A piazza Castronovo serve un progetto per creare un unico piano di calpestio tra le aiuole spartitraffico e la parte centrale della piazza, da arredare con panchine e fioriere in modo tale da renderla un luogo di ritrovo.

500 metri più a sud, un discorso simile. Molti messinesi non sanno neanche che si chiami piazza Filippo Juvara, perché in realtà una piazza non è, quella all’incrocio tra via Garibaldi e via Fata Morgana. Quattro piccole aiuole spartitraffico agli angoli e nessuno spazio per i pedoni. Anche in questo caso, con un progetto adeguato, sarebbe possibile creare una vera piazza centrale e aumentare gli spazi pedonali, senza creare grandi disagi al traffico. Il percorso automobilistico sarebbe allungato in senso rotatorio ma il poco tempo perso verrebbe compensato dall’eliminazione dei semafori, non più necessari. Facile risolvere il problema del passaggio della Vara: basterebbe che la nuova piazza restasse a pari livello col piano stradale, in modo da aprirla al transito solo il 15 agosto per la processione.

Si conosce bene, invece, piazza Antonello, ma anche in questo caso di vera piazza c’è ben poco. Le solite aiuole spartitraffico, poi, in due lati su quattro, dissuasori di transito, asfalto e parcheggi per motorini. Aree da riutilizzare per il transito rotatorio e via i semafori, con una vera nuova piazza al centro.

Accanto a piazza del Popolo, poi, c’è largo Seggiola, da qualche anno davvero largo ma ancora con l’asfalto e senza arredi. Si ripropone il problema di sempre: giusto e bello aumentare gli spazi pedonali ma senza accorgimenti si rischia un flop. Anche qui una nuova pavimentazione sarebbe utile per dare bellezza e nuovi spazi fruibili per i cittadini.

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8 commenti

  1. Ma proprio a morte contro le auto…
    “Si rallenterà non di molto il traffico”, ma se già siamo nei guai, con tutte ste strade chiuse.
    Mi domando a che serve fare così. Una piazza in mezzo alla strada. In particolare piazza Antonello dove le persone sostano nei marciapiedi e sotto le colonne, già molto grandi.
    Mah …

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  2. Direttore, si rende conto che sta lanciando idee che potrebbero apparire rivoluzionarie, anzi di più?
    In questi giorni in cui il dibattito si infuoca su quattro cordoli che, di fatto, non alterano nulla, ma impongono semplicemente il rispetto di quanto già è in vigore, immagino che la sola idea di restringere altri spazi possa far “arrizzare i capelli e le carni” ai miei concittadini (sbaglio? Non credo).
    Eppure è lodevole.
    Ogni occasione di miglioramento e progresso andrebbe accolta e perseguita con forza .
    E proprio perche appare folle … chissà mai che non possa vedere la luce?
    Amministrazione, stupiscici , non tornare indietro come hai fatto con le piste ciclabili.
    (A proposito, – scusate il fuori tema – quella pista ciclabile ristretta a S. Agata è un obbrobrio, una bruttura, un ibrido. Inutile, perennemente occupata da cassonetti e da materiale dei negozi, bar , fruttivendoli, oltretutto di larghezza insufficiente, tanto valeva lasciare il marciapiede che c’era prima, a che è servito spendere soldi della comunità ?? Che peccato, che occasione persa !!! )

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  3. Le panchine queste sconosciute. Sono un miraggio ovunque si vada, sia a nord che a sud di Messina. Per accaparrarsene una bisogna fare a gara, tanto che le persone specie in estate portano con sé sedie pieghevoli. Perché non metterne tante, cominciando da piazza Cairoli, lungomare S. Margherita, Ringo, Ganzirri, Torre Faro, lungomare delle palme in zona circuito, slargo a ridosso della lega navale di Grotte. Sig. Sindaco penso che queste cose le sappia anche lei senza bisogno di incontrare gli abitanti dei quartieri.

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  4. Piazza Antonello, con al centro la fontana Falconieri, oggi, nel sito attuale, poco visibile. Si può creare a Messina un percorso d’arte, specie a via Cavour/via 1° Settembre e strade limitrofe, recuperando tante opere abbandonate negli scantinati o esposti nel cortile del museo regionale. Faccio l’esempio di Napoli: tra le tante, la fontana Medina, poco visibile, appunto in via Medina, è stata spostata a piazza municipio di fronte al porto, trasformando la piazza in grande attrattiva, specie per i croceristi.

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    1. non ci posso credere 14 Settembre 2023 09:23

      la fontana Falconieri è perfetta dov’è! cioè valorizzata in una piazza che è una rotonda, al di sotto di belle mura di contenimento appositamente riqualificate, della scalinata di Montalto, riqualificata nonostante le sirene, e al di sotto di uno dei quartieri storici di Messina (Fondo Basile)

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  5. Totonno le sue idee sui percorsi d’arte a Messina sono sempre molto interessanti.
    Hanno un bellissimo punto di vista.
    Spero che qualcuno dell’amministrazione legga i suoi commenti.
    Cordialmente

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  6. Non mi resta che pregare la Madonnina perché salvi almeno Piazza Castronovo, (studiatene la storia prima di pensare a fare aiuole per i cani!!!!) così come è stato per via Garibaldi quando qualcuno aveva stabilito di farci passare il Tram!!

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  7. Ma fare una piazza così grande senza un’area giochi per bimbi a che serve?

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