Picciolo: "Ci siamo battuti per i 70 posti letto per le emergenze. Impegni da rispettare"

Picciolo: “Ci siamo battuti per i 70 posti letto per le emergenze. Impegni da rispettare”

Rosaria Brancato

Picciolo: “Ci siamo battuti per i 70 posti letto per le emergenze. Impegni da rispettare”

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mercoledì 22 Luglio 2015 - 16:03

"Ci siamo battuti per mantenere i 70 posti letto per acuti e quindi le emergenze al Piemonte e su questi impegni non si torna indietro, a prescindere dall'accorpamento con i Neurolesi o meno". Il presidente del gruppo regionale Pdr Picciolo replica sulla vicenda. "Non siamo innamorati del nostro progetto e invitiamo l'assessore Gucciardi a rispettare gli impegni presi dalla Borsellino sul Pronto soccorso e le emergenze".

La vicenda Borsellino, la crisi del governo Crocetta, il caos in cui è piombata l’Ars, gli avvicendamenti nella delega alla sanità, hanno scatenato inevitabili reazioni a catena, una delle quali interessa Messina, con il rinvio, a data da destinarsi del ddl Neurolesi-Piemonte, dovuto alla richiesta dell’assessore Gucciardi di esaminare bene la proposta di fusione. Immediate le reazioni, dapprima con Formica e Picciolo, poi con il presidente dell’Ars Ardizzone che venerdì terrà una conferenza stampa al Piemonte “non è stata detta la verità sul Pronto soccorso” (vedi articolo in homepage). Adesso è il presidente del gruppo regionale Pdr, nonché firmatario del ddl Beppe Picciolo a intervenire, sgomberando il campo dal dubbio: “i 70 posti letto per acuti destinati alle emergenze e previsti dal ddl sposato dalla Borsellino non si toccano. Per quelli ci siamo battuti e per quelli continueremo a batterci. Noi siamo per la salvaguardia del Piemonte, non vogliamo faccia la fine del Margherita. E' questa la priorità”. A prescindere quindi dall’accorpamento con il Neurolesi.

Il rischio è che mentre le squadre giocano la partita e tirano la fune a vincere sia un terzo, quello che sta a guardare da lontano e che la sorte del Piemonte, mentre le varie parti litigano, finisca nell’oblio, in un cassetto, o peggio, segua il destino dell’ex Margherita (che è poi il progetto iniziale, quello dell’agosto 2014).

“Poiché come già detto in tempi non sospetti non siamo mai stati innamorati delle nostre idee e pur ritenendo l’ accorpamento Ircss-Piemonte una delle poche grandi opportunità di crescita della sanità ed della economia cittadina- prosegue Picciolo- da oggi si apre un nuovo capitolo nella nostra battaglia. Ricordo l’obbligo di fare rispettare ai tecnici gli impegni politici sottoscritti in commissione sanità che hanno portato Lucia Borsellino a vincolare gli oltre 70 posti per acuti al nosocomio di viale Europa. Impegni che oggi ancor di più vanno rispettati, indipendentemente dagli accorpamenti o dalla permanenza con il Papardo".

Il deputato nel prendere atto delle contingenze che hanno comportato il rinvio della discussione del ddl in Assemblea, invita il neo assessore Baldo Gucciardi ad un confronto con il manager del Papardo-Piemonte per scongiurare qualsiasi passo indietro su quei 70 posti letto e “per l'immediato efficientamento del Ps del Piemonte e dei reparti ad esso collegati e reintegrare da subito le deficienze organiche oggi determinatesi anche a seguito della idea iniziale di scindere i due presidi ospedalieri pur mantenendone la struttura di Ps ed emergenziale. Si eviti di depauperare ulteriormente l'erogazione dell'offerta sanitaria scongiurando possibili smantellamenti della struttura”.

Picciolo ha predisposto una risoluzione da sottoporre a tutta la deputazione messinese nei prossimi giorni per evitare che in un momento regionale così delicato e complesso a rimetterci le penne sia Messina ed il Piemonte. “Non avrei mai accettato prima che venisse smantellato il Pronto Soccorso ed i correlati servizi per acuti collegati all'emergenza urgenza come ho sempre dichiarato , mi batterò adesso con pari forza e lealtà affinché si mantenga al Piemonte quanto già statuito. E la prossima settimana con i colleghi che vorranno partecipare desidero condividere in un pubblico dibattito tutto il percorso tecnico e politico per la salvaguardia della struttura ospedaliera”.

Il caso Piemonte torna ad aggrovigliarsi in un contesto già di per sé difficile come quello regionale, nel quale ogni argomento viene affrontato esclusivamente alla luce della crisi e quindi come una guerra di tutti contro tutti. L’auspicio è che in questo scontro alla fine non sia Messina a soccombere.Abbiamo già perso tanto e lo spettro del Margherita è ancora lì a ricordarci le nostre ferite più recenti. L’impressione è che, così come la scorsa estate, anche questa vedrà in primo piano la vicenda ospedale Piemonte. Sperando che, mentre lealmente le squadra giocano, non arrivi qualcuno a fregarsi la palla gettandola via dal campo. E chiudendo davvero, per sempre, il Pronto soccorso (così come annunciato il 4 agosto 2014).

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Scusate mi (Vi) chiedo si tratta dell’on. Picciolo quello di destra/sinistra che fa parte della Commissione Sanità ALL’ARS. .. cioè il corvo…. o chi è? ????

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  2. Scusate mi (Vi) chiedo si tratta dell’on. Picciolo quello di destra/sinistra che fa parte della Commissione Sanità ALL’ARS. .. cioè il corvo…. o chi è? ????

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