Il magazine National Geographic “punta" il faro di Capo Peloro

Il magazine National Geographic “punta” il faro di Capo Peloro

Il magazine National Geographic “punta” il faro di Capo Peloro

giovedì 02 Agosto 2012 - 11:44

Lo storico giornale ha programmato una serie di approfondimenti sui fari italiani iniziando il reportage proprio da Messina

Dopo il reportage del settembre dello scorso anno dedicato alle realtà calabrese e siciliana, legate dal comune denominatore dell'attraversamento dello Stretto, National Geographic Italia torna ad occuparsi di Messina per un servizio foto giornalistico di prossima pubblicazione sul faro di Capo Peloro, in collaborazione con la Marina Militare. Lo storico Magazine, nato negli Stati Uniti nel 1911, che fu pubblicato per la prima volta nella edizione italiana nel febbraio del 1998, ha programmato infatti una serie di approfondimenti sui fari italiani iniziando il reportage proprio da Messina. Il collaboratore della rivista, Sergio Ramazzotti, dopo i contatti redazionali con l'ufficio stampa del Comune, è stato accompagnato nella sua visita a capo Peloro dall'assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, che ha illustrato le presenze storico artistiche dell'area su cui insiste il Pilone che, dal 2 giungo dello scorso anno, in occasione della festa della Repubblica, è stato retroilluminato dal sindaco Giuseppe Buzzanca, con un coreografico gioco di luci con i colori della bandiera nazionale.

Il nuovo sistema, costituito da dodici proiettori led mutanti, con una resa di 72 mila lumen complessivi, oltre a coprire i costi di manutenzione e di consumo dell’impianto, garantisce risorse economiche per la manutenzione e più in generale per la valorizzazione del Pilone Siculo, elemento di archeologia industriale di primario rilievo, fortemente connaturato al contesto paesaggistico. La particolare e suggestiva illuminazione mette infatti in risalto una struttura, nata lo scorso secolo, che suscita ancor oggi, specie ai milioni di passeggeri, che a bordo di navi transitano per lo Stretto di Messina, attenzione e meraviglia e che meritò, nel 1957, da parte dell’Associazione nazionale ingegneri ed architetti, il premio “quale migliore realizzazione dell’ingegneria elettronica compiuta negli anni 1951-1956”.

Il Pilone di Torre Faro fu costruito tra il 1948 e il 1955 ad opera della S.G.E.S. (Societá Generale Elettrica della Sicilia) per collegare l'Isola al continente con un elettrodotto aereo, la cui campata era lunga 3.650 metri. Inaugurata il 15 maggio del 1956, in occasione del decennale della nascita della Regione siciliana, l’opera, con due piloni autoportanti, rappresentò la “più grande campata elettrica del mondo”. Fu dismesso nell'agosto 1993, quando venne completata l'opera di demolizione dei conduttori che attraversavano lo Stretto di Messina; già nel 1985, infatti, era entrato in esercizio il nuovo collegamento elettrico sottomarino.

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