Messina, Previti: Nessuno tocchi l'ora di religione

Pippo Previti: “Nessuno tocchi l’ora di religione”

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Pippo Previti: “Nessuno tocchi l’ora di religione”

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mercoledì 03 Luglio 2019 - 08:04

La riflessione del vice segretario della Dc di Messina

In questi ultimi anni si assiste ad una recrudescenza delle violenze contro i cristiani nel mondo, in particolare in Africa e in Asia. Ma le persecuzioni coinvolgono anche gli altri continenti, anche se in misura minore.

Azioni ostili contro i cristiani si assistono anche in Europa e, persino nel nostro Paese.

Dopo i tentativi di togliere il Crocifisso dalle nostre scuole e persino di vietare i presepi in alcune scuole, ora si tenta di abolire l’ora di religione sostituendola con l’educazione civica.

Una mozione in tal senso è stata presentata e depositata al Senato qualche giorno fa, da Riccardo Nencini e firmata da Emma Bonino ( più Europa), Maurizio Buccarelli, Elena Fattori e Matteo Mantero (5 Stelle), Roberto Rampi e Tommaso Cerno (PD), Loredana De Petris ( LEU) e Carlo Martelli (Gruppo Misto).

Che l’ora di educazione civica sia reintrodotta nei programmi scolastici credo che sia un’esigenza condivisa, ma per far ciò e chiedere come contropartita l’eliminazione dell’ora di religione ci sembra un’assurdità ed un’azione apertamente ostile contro i cristiani ed i cattolici in particolare.

Come tutti sanno i cattolici, seguendo l’insegnamento di Cristo :” professano l’odio, l’omicidio, la persecuzione , il disonore verso i propri genitori, rubano, insinuano le donne degli altri, ed odiano il prossimo in maniera particolare”. Per questo è giusto che sia tolga l’ora di diseducazione religiosa.

In chiesa oggi, ma anche nelle ore di catechismo o di religione scolastica ci hanno insegnato sempre che la nostra fede è inclusiva, che non guarda al colore della pelle o allo stato sociale o alla ricchezza posseduta . Ci hanno insegnato di essere prossimo per gli altri, per chi è ai margini della società in particolare, di assistere gli ammalati e i carcerati.

Un uomo qualche secolo fa non capiva il messaggio cristiano e si mise a perseguitare coloro che ci credevano. Poi, quando finalmente fu illuminato dalla fede, diventò uno dei più grandi Apostoli della Chiesa, “altoparlante di Cristo” cosi come fu definito S. Paolo.

L’ora di religione non insegna ad essere cattivi, anzi.

Ci auguriamo che anche coloro che ancora oggi, in qualsiasi modo, sono contrari al credo cristiano, siano “convertiti”

sulla via di Damasco. Come San Paolo.

Giuseppe Previti

Vice Segretario D.C. Messina

3 commenti

  1. Con tutto il rispetto per la persona che ha scritto questa riflessione ma nelle ore di religione non si fa nulla di tutto quello che è stato descritto. Ho 23 anni e le uniche due volte che la prof di religione ci ha realmente parlato era per dirci che la donna non deve abortire e deve rispettare la famiglia. Punto. Purtroppo sono ore buca per farsi i fatti propri e non si parla nè di amore nè di rispetto. L’italia è un paese laico e una materia come religione nella scuola non ha senso. Sono favorevole all’educazione civica, che davvero può servire ai giovani.

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    1. I professori poco qualificati andrebbero rimossi, ma questo non toglie l’importanza dell’ora di religione nelle scuole anzi. Mai come oggi con le più disparate teorie gender, dello scarto, dell’affermazione ad ogni costo, l’ora di religione è necessaria.

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  2. Con le cose orribili che ci esplodono intorno un’ora al giorno (non alla settimana !) di riflessione sul valore della persona, della vita e di chi ce l’ha data (Dio, famiglia, genitori, come atto d’amore) sarebbe molto efficace per la salute della società
    Andrebbe estesa alle famiglie e a chi ha o vuole avere responsabilità sociali.

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