Pnrr, approvati i Piani urbani integrati della Città Metropolitana di Messina

Pnrr, approvati i Piani urbani integrati della Città Metropolitana di Messina

Redazione

Pnrr, approvati i Piani urbani integrati della Città Metropolitana di Messina

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mercoledì 23 Marzo 2022 - 11:34

Ecco gli edifici e le aree pubbliche da rigenerare nel segno dell'inclusione sociale

MESSINA – Si chiamano Piani urbani integrati, nel segno della rigenerazione urbana. 132.152.814,00 di euro assegnati alla Città Metropolitana di Messina. Edifici pubblici e aree pubbliche da rigenerare grazie a interventi di in ampie zone da assegnare a progetti di inclusione sociale e fruizione di risorse naturali, ambientali e paesaggistiche.

Il commissario straordinario, Leonardo Santoro, ha appena annunciato l’approvazione, con decreto n. 454/2022, di queste proposte in base alle risorse del PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza, assegnate alla Città Metropolitana secondo la linea M5C2 – Investimento 2.2.

Il recupero della “Città del Ragazzo”

Uno dei piani, per un importo complessivo di 55.657.452,00 di euro, interessa il compendio dell’ex “Città del Ragazzo”, a Messina, oggi di proprietà della Città Metropolitana. In programma la rigenerazione degli immobili e la valorizzazione degli spazi verdi e degli impianti sportivi esistenti, per scopi di inclusione sociale e fruizione del parco circostante, con la valorizzazione paesaggistica del “Castellaccio”, posto alla sommità del compendio. Uno spazio storico e oggi degradato.

Immobili da recuperare a Messina, Taormina e Sant’Agata di Militello

L’altro Piano riguarda una serie di progetti su immobili della Città Metropolitana localizzati nel Comune di Messina, in quello di Taormina e in quello di Sant’Agata di Militello, per un importo complessivo di 76.492.548,00 di euro.

Verranno valorizzati e rigenerati l’ex Colonia Iria di Sant’Agata di Militello, il Complesso “Le Rocce” di Taormina, l’Ex Fonderia limitrofa al Liceo scientifico Archimede di Messina, gli ex asili Iai di Messina.

Dalle baraccopoli a Capo Peloro

Sono inclusi anche interventi facenti parte delle aree di risanamento, liberate o in fase di sgombero da parte del commissario di governo per il risanamento della baraccopoli di Messina (Largo Diogene, Fondo Pasquale, Via delle Mura, Camaro e gli ex Magazzini Gazzi), oltre alla riqualificazione dell’ estrema zona nord della città nei pressi della Riserva di Capo Peloro, mediante la valorizzazione di Torre Morandi, del Pilone, dell’area ex Sea Flight e del contesto urbano e naturalistico circostante.

“I piani approvati sono stati trasmessi ai competenti ministeri per i successivi passaggi che vedranno la formalizzazione della convenzione con il ministero dell’Interno e con il ministero dell’Economia e delle Finanze, per la relativa copertura finanziaria utile all’avvio degli appalti e per la progettazione esecutiva e per i lavori”, fa sapere in una nota l’ingegnere Santoro, in qualità di commissario.

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2 commenti

  1. A De Luca si può e si deve criticare i toni e i metodi non sempre ortodossi , ma quello che ha fatto insieme alla sua giunta in tre anni , nessuna amministrazione POLITICA di centro destra e di centro sinistra aveva mai fatto .

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  2. salvatore ingrassia 26 Maggio 2022 20:02

    c e scritto che i progetti sono stati mandati ai vari Ministeri per le autorizzazioni relative quindi DE LUCA ha fatto solo il solito bla bla

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