Cassintegrati per la scerbatura: svolta epocale o sintomo di un fallimento?

Cassintegrati per la scerbatura: svolta epocale o sintomo di un fallimento?

Cassintegrati per la scerbatura: svolta epocale o sintomo di un fallimento?

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mercoledì 22 Giugno 2011 - 22:48

L’idea del sindaco: reclutiamo 250 lavoratori in cassa integrazione per svolgere il servizio. La bocciatura del Pd: «Si sfruttano persone licenziate per poi abbandonarle quando non serviranno più»

Circa 250 cassintegrati per svolgere il servizio di scerbatura in città. E’ l’ultima idea del sindaco Buzzanca per risolvere l’intricato rebus della cura del verde in una Messina dove di verde c’è la facciata di qualche palazzina e poco più. E’ uno strumento previsto dalla legge 468 del 1. dicembre 1997 che revisiona la disciplina sui lavoratori socialmente utili. Si tratterebbe di utilizzare, per 4 ore al giorno, tutti coloro i quali al momento sono titolari del trattamento straordinario di integrazione salariale, del trattamento di indennità di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione per interventi di manutenzione e di cura dell’arredo urbano e delle aree attrezzate a verde. Qualcosa previsto da una normativa già “vecchia” di sei anni ma per la quale il Comune di Messina sarebbe pioniere. Unico effetto collaterale, non da poco: chi si rifiuta rinuncia automaticamente all’ammortizzatore sociale di cui gode. Un obbligo, di fatto, perché chi ha perso il lavoro difficilmente sarà nelle condizioni di dire no anche ai sussidi statali. Una trovata per la quale la bocciatura del Pd è pressoché immediata e arriva tramite il segretario cittadino Giuseppe Grioli. «Ci complimentiamo con il sindaco di Messina – afferma ironicamente – per aver trovato un’altra soluzione epocale che si aggiunge alle precedenti. Buzzanca a fine giugno si accorge che il Comune che amministra non ha un servizio di scerbatura e pertanto esce dal cilindro la soluzione: reclutare 250 lavoratori in cassa integrazione per obbligarli a svolgere il servizio di scerbatura con la minaccia di far perdere loro l’indennità di disoccupazione qualora dovessero rifiutarsi di accettare».

«Nel caso in cui il dott. Buzzanca non lo sapesse – continua Grioli – le persone in cassa integrazione sono uomini e donne che hanno perso il lavoro e tale misura è assicurata dallo stato per consentire loro di sopravvivere nella speranza di un’altra occupazione. Ebbene il Sindaco di Messina intende con tale operazione inserire tali persone in un percorso lavorativo? Non credo che il Comune sia in condizioni oggi di garantire nuove assunzioni o progetti. Pertanto il Comune dichiara di aver fallito su tutta la linea e ricorre ad uno strumento che sfrutta i lavoratori licenziati beneficiari di ammortizzatori sociali per poi abbandonarli quando non serviranno più. La soluzione annunciata dimostra semmai il fallimento dell’amministrazione nel settore dell’igiene cittadina. Infatti da un lato si è cercato in questo ultimo anno di liberarsi di Messinambiente con tutti i mezzi, si sono dati affidamenti a cooperative per la “riqualificazione epocale” delle piazze della città (senza nessun risultato 300.000 euro), si è bloccata ogni strategia per l’incentivo della raccolta differenziata, si sono bloccati progetti per la realizzazione degli impianti di biostabilizzazione e separazione secco/umido dei rifiuti, ed oggi la città si trova in condizioni di totale abbandono».

«Questa politica – conclude il segretario del Pd – non ci appartiene ed è agli antipodi della visione che noi abbiamo della persona, del cittadino e del lavoratore. Aumentare aspettative, sfruttare situazioni di disagio senza creare condizioni serie di sviluppo ed occupazione è una politica pericolosa che non fa altro che alimentare disagio sociale e disincanto. Tutti i servizi possono essere svolti da messinambiente dotandola delle risorse adeguate e per fare questo bisogna tagliare i costi del trasporto a Mazzarrà con la realizzazione degli impianti che il Sindaco ha bloccato inopinatamente. La città è stanca di svolte storiche o epocali che si tramutano sempre in un niente di concreto».

6 commenti

  1. Ogni fegatello di mosca è sostanza.
    C’è gente che non può comprare il pane e il latte se lavorano per pulire la città in un momento di crisi nera non la vedo male. Pur essendo contro questo centrodestra, pur vedendo tanta demagogia, è meglio di…NIENTE.

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  2. perchènon si mette lui a levare l’erba in compagnia di tutta la giunta e dell’esercito di esperti a titolo gratuito!
    almeno si renderanno utili …

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  3. luigi paragone 23 Giugno 2011 08:24

    Domanda stupida.
    Ma se si prendono i cassintegrati, i dipendenti dell’ATO continueranno a grattarsi la pancia, sbevazzado birra e sbadigliando?

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  4. Buzzanca sei solo un gran xxxxxxxxx….goditi gli ultimi anni da sindaco perkè poi hai chiuso cn la politica xxxxxxxx che non sei altro.

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  5. Il segretario cittadino Grioli del PD sta cercando altri voti. La stessa cosa la fà Buzzanca e compani; ma stavolta il sindaco vuol fare l’unica cosa giusta (è incredibile!!!)e cioè far lavorare i disoccupati che sicuramente risponderanno picche. E’ più comodo ricevere l’indennità di disoccupazione (tanto, paga Pantalone)ed effettuare altri lavori rigorosamente in nero. Due piccioni con una fava.
    Grioli queste cose le sa, ma per un disoccupato non è dignitoso provvedere alla scerbatura delle strade. Sarebbe giusto sistemare i 250 disoccupati dietro le scrivanie dell’ATM.
    Buzzanca e Grioli, ma credete veramente che i veri lavoratori voteranno ancora per voi e i vostri simili?

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  6. Be sarebbe utile poter utilizzare i detenuti e non solo per questi lavori di manutenzione verde e decoro pubblico ma anche per la sistemazione e la costruzione di strade e autostrade ecc…!
    Il costo sarebbe azzerato la realizzazione dei lavori sarebbe garantita in quanto non potrebbero esserci infiltrazioni mafiose.
    Copiamo tutte le porcherie dagli amici Americani perchè non copiare le cose buone?

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