Amadore chiede un incontro urgente ai vertici dell'Asp dopo la nota di giugno, rimasta inascoltata
Galati Mamertino – Mesi di appelli inascoltati non cambiano il quadro della sanità nel centro montano, dove il poliambulatorio va incontro al depotenziamento in maniera sempre più pesante. Per questo il sindaco di Galati Mamertino Vincenzo Amadore chiede un incontro urgente ai vertici dell’Asp, ribadendo l’appello a coprire i vuoti negli organici dei medici, per salvare quello che è il presidio sanitario essenziale per le comunità montane della zona.
Ambulatorio senza specialisti
La nascente casa di comunità nell’area dei Nebrodi non basta, secondo il primo cittadino, ma anzi il potenziamento del poliambulatorio, integrato alla prima e in aggiunta alla tele medicina, potrebbero fornire finalmente la necessaria assistenza sanitaria effettiva per i residenti di tutto il circondario. Invece il poliambulatorio galatese rimane “quasi chiuso”. Dal 2020 ad oggi mancano i medici di guardia di una lunga serie di specialità: oculistica, neurologia e cardiologia (ferme per trasferimento), urologia, reumatologia, dermatologia, medicina interna. Ai medici andati in pensione non sono subentrati nuovi specialisti e il personale amministrativo è “in prestito” dal Municipio di Galati. Il sindaco aveva già scritto ai vertici sanitari lo scorso giugno.
Sanità a metà
Amadore aveva chiesto anche il fondamentale apporto di uno specialista di geriatria per una struttura che, alla luce della posizione di Galati Mamertino, non serve il solo paese ma anche le comunità intorno, come San Salvatore di Fitalia, Longi, Mirto, Frazzanò, e Alcara Li Fusi, tutti centri montani che distano dai primi ospedali, come quello di Sant’Agata Militello, circa 30 km, dove la popolazione anziana è la maggioritaria.
Pronti alle barricate
Il poliambulatorio galatese è per queste comunità montane un presidio sanitario irrinunciabile. “Per le nostre comunità la progressiva chiusura del poliambulatorio è una tragedia – ribadisce Amadore – e siamo pronti a lottare per salvarlo, faremo barricate e altre azioni eclatanti se necessario”.
