Per il segretatio comunale del Partito Democratico è il momento che Messina “faccia la voce grossa”
Il governatore Lombardo, ieri in visita in città, lo ha affermato a chiare lettere: per la messa in sicurezza del territorio sono necessari oltre 500 milioni di euro. “Apprezziamo la franchezza ma non basta”. Questo il commento del segretario comunale del Pd Giuseppe Grioli (nella foto) che questa mattina interviene sulle dichiarazioni rilasciate dal commissario straordinario per l’emergenza, in riva allo stretto per fare un nuovo “punto” sugli interventi da effettuare nelle zone interessate dall’alluvione. Per il rappresentante del Partito Democratico è tempo che Messina “faccia la voce grossa, affinchè la sua dignità non venga sepolta insieme alle vittime del primo ottobre. I cittadini prima o poi si stancheranno di ricevere autorevoli visite senza certezza. Hanno dovuto tollerare le dichiarazioni a caldo di Bertolaso; quelle altrettanto improvvide della Ministra Prestigiacomo, l’annuncio delle New Town di Berlusconi, ed ancora le cifre, che rimbalzano come promesse, da parte del sindaco di Messina”.
Grioli punta l’attenzione sulla bocciatura dell’emedamento di 100 milioni di euro presentato congiuntamente da Udc e Pd definendola “l’ennesima umiliazione della Camera dei deputati”, e si sofferma poi sulla presentazione del sub emendamento, stavolta a firma del deputato Francantonio Genovese, contenente la proposta di stanziamento di circa 400 milioni per la messa in sicrezza. Proposta, come ben noto, ritirata perchè sostituita con un maxi-emedamento: “Quest’ultimo – commenta Grioli – è stato concepito come Camera di compensazione ove fare confluire tutte le “esigenze” dei parlamentari di maggioranza per far calmare le acque e rendere digeribile un ennesimo voto di fiducia sulla manovra finanziaria. Ma non è questo che scandalizza. Quello che ci deve far arrabbiare è dentro quei 250 commi del dcoumento. Circa 700 milioni di euro distribuiti in micromisure che vanno dal contributo all’Unione Italiana Ciechi, a quello per il terremoto del Belice di 41 anni fa, dalle associazioni dei combattenti, al Museo Omero di Ancona, dal Centro diDocumentazione sulla Cultura Italiana in Istria, ai trasferimenti alla biblioteca Regina Margherita di Monza, nonché 600 mila euro alla Capitale e tanto altro ancora”.
Per Grioli le domande sorgono dunque sponatenee, ma per il momento sembrano ancora destinate a rimanere senza risposta: ”Ma tra tutte queste mance inserite per accontentare i parlamentari di maggioranza che si sono ridotti a votare solo voti di fiducia, la tragedia di Messina non avrebbe dovuto trovare le risorse per la ricostruzione? Dove sono i deputati del centro destra?”
