Il consigliere Ticonosco e il vice-presidente della III circ. D'Arrigo chiedono che le statue dei due giganti vengano esposte nella piazza di Camaro prima di venire trasferite a Largo Minutoli, di fronte il Municipio

C’è già chi ha progettato le vacanze estive, chi deciderà di trascorrerle fuori Messina, chi invece non rinuncerebbe mai alle celebrazioni ferragostane dello Stretto, per molti appuntamenti imperdibili dalla fortissima carica evocativa, culminanti con la processione della Vara e la “passeggiata” dei giganti Mata e Grifone. E proprio quest’ultimi, secondo la leggenda fondatori di Messina, sono “protagonisti” del documento che il consigliere comunale Salvatore Ticonosco e il vice-presidente della terza circoscrizione Domenico D’Arrigo, hanno indirizzato al primo cittadino Buzzanca e all’esperto dei grandi eventi religiosi Antonio Di Bernardo, chiedendo che vengano “esposti” nella piazza di Camaro.

Una richiesta sollecitata dagli stessi abitanti del quartiere poiché, secondo quanto riportato da documenti storici, la principessa Mata, innamoratasi dell’invasore saraceno Grifone, figlia di Cosimo II di Castellaccio e Camaro, è nativa del borgo di Camaro. Una “paternità”, quella della nobile gigantessa, a cui i cittadini del quartiere non intendono rinunciare, chiedendo dunque che i “grandi” fondatori di Messina vengano esposti nella Piazza principale di Camaro, per poi essere trasferiti, nel rispetto della tradizione, il 13 agosto a largo Minutoli di fronte il Municipio, dopo aver fatto percorrere in lenta e festosa passeggiata la zona sud della città.