Questo il contenuto di una nota sottoscritta dal presidente del consiglio Pippo Previti e dai capigruppo consiliari. Ma lavoratori e sindacati programmano nuove proteste
Suggerimenti da seguire passo passo per una piena e completa guarigione. Sono quelli che il consiglio comunale con in testa il presidente Pippo Previti e i capigruppo consiliari propongono per favorire la definitiva ripresa dell’Azienda Trasporti Municipalizzata della città. L’Atm, a detta dei rappresentanti di Palazzo Zanca, nonostante gli sforzi portati avanti dall’amministrazione, non riesce infatti a venir fuori da quello stato di permanenza sofferenza che la avvolge.
Una situazione cui, a detta di Previti& “Co- si potrebbe riuscire a mettere fine attraverso una politica indirizzata prima di tutto all’estremo risparmio, alla lotta agli sprechi e al rilancio. Ma come immettersi sulla strada giusta? Un primo passo potrebbe/dovrebbe essere l’immediata introduzione del bigliettaio, a cominciare dalla linea tranviaria, per procedere poi alla cessazione del rapporto con le ditte che gestiscono gli impianti (linea aerea e ferrata) con eventuale rapporto di collaborazione diretta del know-how e relativo personale.
I consiglieri propongono inoltre l’avvio di nuove forme di compensazione, a copertura del debito del Comune, nei confronti del servizio svolto dall’azienda, l’ampliamento dell’attuale oggetto sociale dell’Azienda per rendere più competitivi i servizi resi dalla stessa, con possibilità di gestire tutta la mobilità urbana ed extraurbana (terrestre, marittima, turistica). Ottimizzare dunque i costi dei servizi resi in funzione delle reali esigenze dei cittadini, per esempio limitando i servizi festivi superflui del tram sostituendoli con il gommato.
Suggerimenti precisi e ben circostanziati quelli che Palazzo Zanca rivolge a Palazzo Zanca per favorire la ripresa dell’Atm. Una ripresa che, stando alle ultime dichiarazioni di lavoratori e sindacati, sembra però tutt’altro che semplice. Ieri pomeriggio, infatti, dipendenti, sindacati autonomi ed Rsu hanno diffuso un comunicato in cui proclamano nuova giornate di proteste. Primo appuntamento sarà lo sciopero di 4 ore previsto per il 26 gennaio, per proseguire poi giorno 5 febbraio con la convocazione di un’assemblea permanente retribuita per tutti i settori del personale.
Le manifestazioni, sostengono i sindacati, sono determinate dalla “mancata applicazione dell’accordo sottoscritto con il sindaco di Messina in data 28 novembre 2008; dalla mancata erogazione dei salari relativi al mese di dicembre 2008; dai recenti attacchi del Direttore Generale verso i lavoratori che hanno sostenuto la protesta, peraltro impossibilitati a garantire il servizio a causa di oggettive difficoltà economiche causate dall’azienda. Esperite negativamente le procedure di raffreddamento-.
Di questo e molto altro si discuterà dunque nel corso della conferenza stampa fissata per domani mattina alle 10.30 presso l’auditorium di via La Farina.
(foto Dino Sturiale)