Si allarga il “laboratorio” per l’economia cittadina: dentro anche Università, Provincia e altre associazioni

Si allarga il “laboratorio” per l’economia cittadina: dentro anche Università, Provincia e altre associazioni

Bianca Favaloro

Si allarga il “laboratorio” per l’economia cittadina: dentro anche Università, Provincia e altre associazioni

lunedì 21 Febbraio 2011 - 14:31

Febbraio 2011. Oggi il secondo appuntamento del tavolo convocato dal sindaco Buzzanca

Non solo Ente Porto. Dopo il documento prodotto la settimana scorsa in cui si chiedeva lo scioglimento dell’ente, è proseguita stamani, nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, l’attività del neo costituito laboratorio per il rilancio dell’economia della città, cui si sono aggiunti Università e Provincia, ma anche alle altre associazioni. Il secondo appuntamento, avviato dal sindaco Giuseppe Buzzanca, ha consentito di proseguire il confronto sui temi più urgenti che interessano la collettività, con l’obiettivo di condividere le scelte di governo più idonee ad avviare una fase di reale espansione socio – economica della città. Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il calendario dei lavori attraverso tavoli tematici per affrontare e definire comuni linee di rilancio delle prospettive di Messina. All’odierna riunione hanno partecipato l’assessore alle politiche finanziarie, Orazio Miloro; il ragioniere generale, Ferdinando Coglitore; Sebastiano D’Andrea per l’Ance; Francesco Restuccia, presidente della Consulta degli ordini professionali; Michele Limosani per l’Università degli Studi di Messina; i segretari generali Tonino Genovese della Cisl; Pino Foti della Filt Cgil; Costantino Amato della Uil; Rosario La Rosa per la Camera di Commercio; Domenico Arena, presidente Legacoop Messina; Francesco Natoli della Confagricoltura; Carlo Canzonieri e Giuseppe Arena della Confartigianato; Rosario Ansaldo Patti della Confesercenti; Rosario De Domenico per l’Aniem e Giorgio Caprì della Confapi Messina.

A proposito dell’incontro Caprì afferma: «Approviamo questo modus operandi scelto dal sindaco anche perché riteniamo che parlare con imprenditori e lavoratori, ovvero la base del tessuto produttivo, non può che fornire un contributo importante sulla strada della ripresa. Questi appuntamenti possono diventare un strumento di valore nelle mani della politica per prendere delle decisioni che siano perfettamente contestualizzate nel territorio, di cui si devono avere ben presenti bisogni ed esigenze. I problemi vanno pian piano trasformati in opportunità di crescita».

Dello stesso avviso il presidente dell’ANIEM Saro De Domenico, che ha però anchee sottolineato la necessità di individuare al più presto una strada che permetta di sbloccare il settore dell’edilizia, sia pubblica che privata: «In caso contrario – ha affermato De Domenico – si andrà incontro ad una vera e propria crisi del settore in cui a farne le spese saranno prima di tutto operai e maestranze. In quest’ottica sarà fondamentale anche dare una decisa accelerata all’approvazione del nuovo Piano Regolatore della città».

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