Atm. Le -confessioni- del Dg Claudio Conte

Atm. Le -confessioni- del Dg Claudio Conte

Redazione

Atm. Le -confessioni- del Dg Claudio Conte

mercoledì 03 Dicembre 2008 - 13:47

Il Direttore Generale si dice fiducioso sul rilancio dell'azienda e si toglie qualche sassolino dalla scarpa

Dopo l’intervento di ieri in consiglio comunale il Direttore Generale dell’Atm Claudio Conte si “confida- con Tempostretto.it, rivelando i suoi stati d’animo e le prossime mosse rispetto alla difficile situazione che vive l’azienda di trasporti della città. Il Dg parte dai debiti, volendo precisare un passaggio del consigliere del Pdl e presidente della commissione bilancio, Melazzo: “Si è parlato in questi giorni, non solo in aula, di 60 milioni di debiti dell’Atm che andrebbero a pesare sul bilancio del Comune. Ai quali se ne aggiungerebbero 36 che l’Ente deve alla municipalizzata. E’ facile capire che se palazzo Zanca ha un debito con l’Atm, quel debito va sottratto dalla situazione debitoria in quanto credito. Così i 60 diverrebbero 24-.

Nel suo intervento di ieri sembra essere stato frenato sul ‘più bello’. Anche i sindacalisti avrebbero lamentato una sua scarsa incisività e la mancata concretezza nel citare i presunti ‘colpevoli’ del disastro aziendale

“A tal proposito sto preparando una dettagliata relazione che consegnerò a tutti gli organi a vario titolo interessati. All’interno del documento verranno inseriti i contenuti del mio intervento completo in consiglio comunale, l’andamento generale dell’azienda negli ultimi anni e l’elenco delle problematiche nei rapporti tra Comune e Atm. Inoltre sarà possibile trovare qualche accenno, con alcuni stralci, al decreto ingiuntivo che l’azienda presentò nei confronti di palazzo Zanca nel 2002. All’epoca il consiglio comunale approvò un ulteriore disavanzo di circa un miliardo e ottocentomila lire fuori dal conto consuntivo, non risarcito-.

Ritiene il bilico la sua posizione?

“Tante persone hanno mostrato stima nei confronti del mio lavoro. I problemi sono tanti, ma nonostante le decurtazioni della Regione e i biglietti a 0.50€, introdotti secondo volontà del consiglio comunale, siamo riusciti a mantenere in piedi questo ‘titanic’. Ripeto, le difficoltà sono tante e ribadisco che a parte qualche collaboratore, non più di cinque, ho difficoltà ad affidare anche una delibera o altri documenti. Le ultime assunzioni sono state fatte nel ’77 e sarebbe evidentemente necessario un aggiornamento. Mi chiedo: dov’erano gli ‘scienziati del giorno dopo’ quando nel 2003 insieme all’ingegnere Signorelli abbiamo avviato praticamente da soli, dal punto di vista operativo-gestionale, la linea tranviaria?-.

Crede nella rinascita dell’azienda? Ci crede davvero?

“Se ci sarà una reale presa di coscienza da parte della dirigenza in primis, ma allo stesso tempo dei lavoratori, dei sindacati e dell’amministrazione, si può ripartire. Con l’assegnazione dei nuovi servizi affidati dal Comune e con un piano di rilancio serio, non è impossibile immaginare un nuovo decollo che porti l’Atm sugli standard del centro-sud dell’Italia-.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007