Ato3, Barresi: «Sono il presidente fino all'assemblea dei soci». Sinatra: «Ho fatto quanto previsto dalla legge»

Ato3, Barresi: «Sono il presidente fino all’assemblea dei soci». Sinatra: «Ho fatto quanto previsto dalla legge»

Redazione

Ato3, Barresi: «Sono il presidente fino all’assemblea dei soci». Sinatra: «Ho fatto quanto previsto dalla legge»

giovedì 28 Febbraio 2008 - 12:05

Il presidente dell'Ato3: «Ho delle riserve sulla determina del commissario, presenteremo ricorso al Tar. Dalmazio? Qualcuno dice si sia avvicinato al Mpa». Sinatra: «Nomine politiche? Si guardi la qualità professionale»

Siamo al muro contro muro. Franco Barresi non cambia la propria posizione e dichiara con forza: «Sono a tutti gli effetti e fino a prova contraria presidente dell’Ato3», e con lui rimangono in carica gli altri componenti del consiglio d’amministrazione, Carmelo Romeo ed Eduardo Omero, che nella conferenza stampa tenuta oggi proprio nella sede di via Cavalieri della Stella erano al suo fianco. Una posizione chiara e forte, il cui destinatario è giusto pochi metri più in la, a Palazzo Zanca, quel commissario Gaspare Sinatra che ieri si era presentato insieme al neo-presidente da lui nominato, Enrico Spicuzza, con tanto di notaio, e che è stato messo alla porta.

«Il mio interesse primario – afferma Barresi – è fare chiarezza e tranquillizzare chi lavora con noi e i nostri dipendenti. Sappiamo che c’è una volontà da parte del socio Comune a procedere in un certo senso, ma fino a quando non ci sarà un’assemblea dei soci che provvederà alla revoca e alla nomina, saremo costretti non a fare le barricate ma semplicemente a fare il nostro dovere». Assemblea dei soci che, come ha ricordato Barresi, è stata convocata per il 25 marzo, dunque fino alla data gli attuali amministratori non si muoveranno da lì. Anche perché la famosa determina con la quale Sinatra ha revocato le loro nomine «o è un errore – commenta Barresi – o è un falso, perché il commissario parla di un cda composto da sette consiglieri, quando noi avevamo provveduto a ridurlo a tre con dimissioni ufficiali. L’Ato 3 – prosegue – è un rarissimo caso di società d’ambito che ha adeguato nei termini previsti dalla legge il proprio statuto e il proprio consiglio d’amministrazione, azzerando dal primo gennaio le indennità dei consiglieri in più rispetto al previsto». Barresi rivendica la chiusura in attivo dei bilanci («quando si parla di riduzione dei costi ci si sciacqui la bocca»), la realizzazione di un piano finanziario e di un piano industriale, la riduzione di cinque milioni di euro degli investimenti previsti. «Mi chiedo – continua – a quale logica rispondano queste decisioni, a pochi mesi dalle elezioni. Credo sia una logica politica piuttosto evidente, così come era evidente la volontà di questo commissario fin dalla determina dei famosi quarantacinque giorni». L’altra domanda che si pone Barresi è: «Si pensa di fare gli interessi della collettività? A marzo dovrà partire la raccolta “porta a porta-, il nuovo presidente intenderà confermarla?».

Barresi e gli altri soci confermano che è loro intenzione presentare ricorso al Tar perché ci sarebbero errori di tipo “tecnico- nella determina di Sinatra, a partire proprio dalla citazione dei sette componenti del Cda quando, invece, erano già tre per via delle dimissioni presentate quel giorno stesso. Invitato ad esprimere un parere sul fatto che solo Dalmazio, adesso amministratore unico di Messinambiente, sia rimasto in carica, Barresi è ironico ma da anche un’indiscrezione che se confermata sarebbe un piccolo “scoop-: «Forse è più bravo, forse è vero quello che si dice in giro, cioè che si sia avvicinato al Mpa». Una frecciata di quelle letali.

E Sinatra? Incrociato a Palazzo Zanca, il commissario è come al solito di poche parole. «Ho fatto quanto previsto dalla legge» sostiene. E il Codice civile, all’articolo 2449, recita così ai commi 1 e 2: 1) Se lo Stato o gli enti pubblici hanno partecipazioni in una società per azioni, lo statuto può ad essi conferire la facoltà di nominare uno o più amministratori o sindaci ovvero componenti del consiglio di sorveglianza; 2) Gli amministratori e i sindaci o i componenti del consiglio di sorveglianza nominati a norma del comma precedente possono essere revocati soltanto dagli enti che li hanno nominati. Questo è quanto prevede il Codice civile, ma la dicitura «lo Statuto può conferire…» sarebbe quella -incriminata-, perché dall’Ato3 fanno sapere che proprio lo Statuto dell’azienda non prevede questa procedura. A proposito delle altre nomine, Sinatra non vuol nemmeno sentire parlare di logiche “politiche-: «Si guardi, piuttosto, alla qualità professionale di coloro che ho nominato». E su Dalmazio: «Rimane perché ha dimostrato di essere bravo e di fare bene il suo lavoro».

(nelle foto Barresi e Sinatra)

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