Attacco frontale del Pdci: «Buzzanca ama la città? Si dimetta»

Attacco frontale del Pdci: «Buzzanca ama la città? Si dimetta»

Redazione

Attacco frontale del Pdci: «Buzzanca ama la città? Si dimetta»

sabato 20 Settembre 2008 - 09:04

Il segretario Bertuccelli commentano la tolleranza zero del sindaco e lanciano l'allarme sulla discarica di Mazzarrà S. Andrea: «Si stronchi il business dei rifiuti»

La tolleranza zero annunciata dal sindaco Giuseppe Buzzanca provoca la forte reazione dei Comunisti Italiani, che oggi, per voce del segretario provinciale Antonio Bertuccelli, lanciano un duro attacco nei confronti del primo cittadino: «Il sindaco sostiene che -dobbiamo imparare ad amare la città-, dichiarando la sua guerra santa contro l’accattonaggio, gli escrementi di cane e i graffitari. Proprio lui che già non tanto tempo fa è stato sollevato dall’incarico per peculato d’uso, cioè per l’utilizzo della cosa pubblica a fini personali, dovrebbe avere il buon senso di tacere e non di fare inutili proclami».

Secondo il Pdci «la tolleranza zero nei confronti di chi sta peggio, colpire i proprietari di cani che non sanno dove portarli per le esigenze naturali, reprimere la creatività dei giovani che, per colpa di chi non fornisce adeguati spazi anche di ritrovo, sfogano la fantasia in quello che capita, sono solo fumo negli occhi dei cittadini messinesi». Bertuccelli aggiunge che «questa città che affonda ogni giorno di più, ha bisogno di ben altro, i problemi veri sono sotto gli occhi di tutti e la politica dei proclami sulle cose futili e dell’individuazione nel nemico da colpire nel più debole è tipica di chi non vuole trasparenza sugli veri obiettivi che si pone, figlia di una destra reazionaria e del primo ventennio del secolo scorso. A cento giorno dal suo insediamento aspettiamo ancora di conoscere le -strategie- dell’amministrazione comunale. Se il sindaco ama davvero questa città, si adoperi per un vero sviluppo della stessa, altrimenti si dimetta».

Il Pdci lancia anche un nuovo allarme rifiuti: «Il Comune di Mazzarrà S. Andrea – si legge in una nota – ha deciso infatti di impedire da subito che i rifiuti di tutti gli ATO della provincia, tranne uno (quello che fa capo a S. Agata di Militello), continuino ad essere accolti nella discarica lì operante, a causa dell’insolvenza della quasi totalità dei comuni, dopo che la Regione Siciliana ha proceduto a commissariare gli stessi, a causa del fatto che molti cittadini non hanno pagato le bollette, determinando il pesante deficit degli Ato. Gli Ato hanno evidentemente fallito lo scopo per cui erano nati, e ciò per i costi elevatissimi di un servizio inefficiente, che vengono a gravare sulle famiglie già stremate e sull’orlo di una crisi di sopravvivenza. L’unico risultato di questi carrozzoni sono stati gli stipendi da favola pagati ad amministratori nominati dai partiti dominanti, non certo per capacità manageriali».

«A giudizio del Partito dei Comunisti Italiani – prosegue la nota – è venuta l’ora di smantellare gli ATO e di affidare a ciascun comune la gestione diretta del servizio nell’ambito del proprio territorio. Va altresì denunziata la responsabilità dei vari governi regionali che non hanno saputo e voluto creare moderne strutture di riciclaggio a salvaguardia dell’ambiente che siano all’altezza di un paese civile. Quando paesi e città, è questione di giorni, saranno sommersi da montagne di rifiuti maleodoranti, i cittadini sapranno a chi attribuire la colpa. Va immediatamente stroncato il business dei rifiuti, su cui – come dimostrano le inchieste della magistratura – la stessa mafia non ha mancato di mettere le mani, e va posto fine all’indecoroso gioco a rimpiattino fra sindaci, dirigenti degli ATO e uomini di governo appartenenti al medesimo partito o coalizione. Ne va del decoro di una provincia e di una regione. Si sappia che la pazienza di cittadini e contribuenti ha un limite».

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