Bernava e l'Atm: «Dalle parole si passi ai fatti»

Bernava e l’Atm: «Dalle parole si passi ai fatti»

Redazione

Bernava e l’Atm: «Dalle parole si passi ai fatti»

sabato 08 Settembre 2007 - 14:49

«La guerra dei comunicati serve solo a chi li fa. E' tempo di mobilitazione»

Le vie “formali- non sono servite, dunque gli annunci e le parole non bastano più. A sostenerlo, a proposito della vertenza Atm, è Maurizio Bernava, segretario provinciale della Cisl, che abbiamo raggiunto telefonicamente poche ore dopo l’incontro di Lipari con i lavoratori della Pumex.

«I destinatari della nostra lotta sono il sindaco e l’Atm, che non ci hanno dato le risposte adeguate» dice Bernava, che poi non disdegna un invito forte ai propri colleghi sindacalisti. «Non serve più parlare o mandare comunicati, che sono utili solo a dare più visibilità a chi li scrive. Dalle parole bisogna passare i fatti».

Cosa intende per passare ai fatti?

«Ai primi di luglio ci fu un incontro, voluto da me, in cui si decise, insieme agli altri sindacati, di aprire un percorso ben preciso, volto ad intervenire sia presso l’azienda Atm, al quale si chiedeva di migliorare i servizi e di attenzionare il problema lavoratori, sia presso l’amministrazione comunale, affinché desse una svolta al problema della mobilità urbana. Invece non abbiamo avuto nessuna risposta. Nulla è stato fatto per migliorare i collegamenti fra bus e tram, il famoso sistema a pettine, nulla nel campo dei parcheggi in relazione alla tramvia stessa, insomma, nulla di nulla. Oggi, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, vedo ancora Cgil e Uil fare una guerra di comunicati sulla vicenda. Credo, invece, sia più opportuno dare seguito a quanto stabilito a luglio, e manifestare in maniera unitaria insieme ai cittadini e ai sindacati autonomi».

Ne ha parlato con gli altri sindacati?

«Ripeto, era tutto stabilito già da luglio, in quanto avevamo stabilito che, in mancanza di risposte, saremmo scesi in piazza. Domani, ad ogni modo, invierò una lettera a Franco Spanò e Costantino Amato (i segretari provincia, rispettivamente, di Cgil e Uil, ndr). Ci sarà, questo è certo, una grande manifestazione, alla quale dovranno partecipare anche i lavoratori stessi dell’Atm, i quali, se le cose proseguiranno in questo modo, vanno incontro ad un “fallimento-, tra virgolette ovviamente».

Cosa volete ottenere dall’azienda e dell’amministrazione?

«Quello a cui puntiamo è qualcosa che, finora, non c’è mai stato: un accordo con il sindaco, scritto e sottoscritto dai sindacati, nel quale si metta nero su bianco quello che è il futuro del sistema trasporti. Non dimentichiamo che in ballo ci sono anche i lavoratori Lsu. Qui ci vogliono atti concreti, altrimenti rischiamo di perdere la faccia noi come sindacato».

Le voci impazzano, in città. In caso di decadenza del sindaco, le cose si complicherebbero.

«Certo, con un nuovo commissariamento la città si ritroverebbe ancora una volta in una situazione di emergenza, ma tutta la città, non solo relativamente al caso Atm. Ma passatemi una provocazione. I primi risultati nel campo della mobilità urbana e i primi veri passi decisi verso lo smantellamento di tutta una rete di parcheggiatori abusivi, si sono visti con il commissario Sbordone. Per carità – conclude Bernava – una giunta è necessaria ad una città, ma mi preoccupa molto il fatto che il sindaco non risponda a questioni su cui lo sollecitiamo da mesi».

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