Bilancio, si è insediato il commissario “ad acta-. Approverà il previsionale esitato e poi bocciato da Sinatra

Bilancio, si è insediato il commissario “ad acta-. Approverà il previsionale esitato e poi bocciato da Sinatra

Redazione

Bilancio, si è insediato il commissario “ad acta-. Approverà il previsionale esitato e poi bocciato da Sinatra

giovedì 26 Giugno 2008 - 11:16

Antonio Garofalo ha incontrato Coglitore e Ribaudo. Una manovra da un miliardo di euro esitata dal commissario il 5 maggio scorso

Si è insediato questa mattina a palazzo Zanca il commissario ad acta per l’approvazione del bilancio di previsione 2008. Si tratta, come anticipato, di Antonio Garofalo (nella foto), componente dell’ufficio ispettivo dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Autonomie locali, che già lo scorso ottobre era stato inviato a Messina per la variante sull’attuazione dei vincoli al Prg.

Garofalo giunge da Palermo con il compito di approvare, oltre il previsionale, il bilancio pluriennale e la relazione previsionale e programmatica. Si è reso necessario l’invio di un commissario ad acta dopo la mancata approvazione del bilancio da parte del commissario straordinario Gaspare Sinatra, che continua a fare le veci del consiglio comunale e proprio in queste vesti ha bocciato quella manovra finanziaria da lui stesso esitata con i poteri della giunta il 5 maggio scorso. «Non ci sono i presupposti per approvarlo – ha dichiarato ieri Sinatra – ci sono troppi debiti di cui non si riesce ad avere una conoscenza precisa».

Così il sindaco Giuseppe Buzzanca ha chiesto l’intervento della Regione, approfittando della “trasferta- a Palermo per la seduta dell’Ars di cui è deputato. Oggi Garofalo è giunto in città e si è incontrato con il segretario generale, Filippo Ribaudo, e con il ragioniere generale, Ferdinando Coglitore, ai quali sono stati richiesti gli atti relativi allo strumento contabile, indispensabile per la gestione della macchina comunale.

Il previsionale, che ha ricevuto il “placet- dei revisori dei conti, seppur con alcune “raccomandazioni-, consiste in una manovra finanziaria da quasi un miliardo di euro (oltre 941milioni), che prevede tra le entrate più rilevanti l’accensione di prestiti e l’alienazione di immobili e di crediti, mentre l’esborso maggiore sarà per le spese in conto capitale. L’intento primario dichiarato che si vuole ottenere con questo bilancio è quello di estinguere i debiti fuori bilancio in tre anni.

C’è da sottolineare che, qualora Garofalo dovesse approvare il bilancio così com’è, si tratterà di una manovra targata esclusivamente Sinatra, in quanto Buzzanca, pur avendone facoltà, non ha presentato alcun emendamento per rendere più “suo- il bilancio, probabilmente per accelerare i tempi. Uno strumento contabile fondamentale che evidentemente al sindaco va bene così come è stato esitato da Sinatra, e che inevitabilmente segnerà la strada dei primi mesi dell’amministrazione di centrodestra.

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