Annunciati tagli alla ricerca e ai ricercatori. Il segretario provinciale Spanò: «La nostra università non può permettersi di perdere terreno nella qualità e nella ricerca».
La Flc Cgil di Messina ha inviato al direttore amministrativo dell’Università Giuseppe Cardile e al Prorettore vicario Giuseppe Calabrò una richiesta di incontro urgente all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione dell’Ateneo messinese. In particolare la Cgil chiede chiarimenti relativi alla annunciata riduzione di risorse al settore della ricerca e quindi agli inevitabili tagli a dottorati e ricercatori.
«Abbiamo saputo di questa scelta dell’università di ridurre i finanziamenti alla ricerca dagli organi di informazione» spiega Franco Di Renzo, segretario provinciale della Flc Cgil, che si occupa del settore universitario e che nei giorni scorsi ha incontrato nel corso di una riunione i lavoratori. «Vorremmo sapere quali saranno le ricadute concrete di questa decisione sui ricercatori e su chi opera nel settore dal momento che questa decisione è stata assunta senza un precedente confronto con le organizzazioni sindacali».
La Cgil chiede inoltre chiarimenti sulle conseguenze pratiche dei tagli ai finanziamenti all’Ateneo messinese varati dal governo con la legge 133. «E’ ormai fatto comprovato – commenta Franco Spanò (nella foto), segretario generale della Cgil di Messina – che la stabilizzazione del personale, in questo caso ricercatori e studiosi, elevi la qualità delle università e del relativo territorio. La nostra città e il nostro territorio non possono davvero permettersi di perdere queste potenzialità e queste risorse, anzi, si dovrebbe investire di più per invertire l’attuale crisi locale e generale».
(foto Dino Sturiale)
