Divieto di fumo nei locali comunali. Piena attuazione al quadro normativo?

Divieto di fumo nei locali comunali. Piena attuazione al quadro normativo?

Redazione

Divieto di fumo nei locali comunali. Piena attuazione al quadro normativo?

venerdì 19 Settembre 2008 - 13:20

Ad interrogare il sindaco Buzzanca è il consigliere Domenico Guerrera

Interessante interrogazione del consigliere comunale del gruppo -Il Centro con D’Alia- Domenico Guerrera. Il centrista ha chiesto al sindaco Buzzanca chiarezza su quali ragioni hanno portato alla mancata attuazione dell’intero quadro normativo sull’applicazione dei divieti di fumo in tutti i locali comunali, atteso che risultano innumerevoli, quotidiane e recidive le infrazioni al divieto stesso.

Com’è noto la vigente normativa in materia di tutela della salute dei non fumatori, ha introdotto l’assoluto divieto di accendere sigarette nei locali della pubblica amministrazione. In quadro di riferimento è stato emanato per salvaguardare l’integrità fisica dei cittadini, nello spirito dell’art.32 della costituzione che sancisce il diritto alla salute come -fondamentale diritto dell’individuo- ed -interesse della collettività-. Sono tra l’altro innumerevoli gli studi che documentano come il fumo passivo aumenti del 30 per cento il rischio di tumore al polmone in chi -subisce- le sigarette altrui e di conseguenza, si stanno moltiplicando in Italia le sentenze che impongono da aziende ed Enti di eliminare i rischi connessi al fumo dei dipendenti.

Anche per questo Guerrera ha chiesto al primo cittadino che anche il Comune di Messina si adoperi in tal senso, intevenendo in maniera decisa sulla questione. E’ evidente infatti che pure palazzo Zanca soffre di questo problema ed a testimoniarlo ci sono i raccoglitori di cicche stracolmi, la presenza sul pavimento delle stesse, la cenere all’interno dei cestini porta rifiuti. Nello specifico il rappresentante dell’Udc chiede a Buzzanca: «Quando saranno individuate le persone preposte a vigilare sull’osservanza del divieto ed esposti i prescritti cartelli con l’indicazione dei nomi delle stesse e delle sanzioni a carico dei trasgressori? Ove fossero individuate queste persone, quante ammende sono state comminate in proposito (attestando atti di nomina ed eventuali contravvenzioni rilevate)? Se non sarebbe opportuno interessare, in particolar modo, anche il Corpo di Polizia Municipale perché vengano disposti rigorosi ed assidui controlli affinché la legge sul divieto di fumo sia fatta rispettare? Quali provvedimenti, infine, intende adottare per garantire il rispetto della suddetta legge a tutela della salute degli impiegati e dei cittadini?».

E.Rigano

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