Fiera di Messina. Per la Cgil uno strumento mal gestito ma ricco di potenzialità che va difeso

Fiera di Messina. Per la Cgil uno strumento mal gestito ma ricco di potenzialità che va difeso

Redazione

Fiera di Messina. Per la Cgil uno strumento mal gestito ma ricco di potenzialità che va difeso

venerdì 05 Settembre 2008 - 11:02

Silvestro, Filcams Cgil: “Buzzanca mantenga gli impegni e difenda la Fiera e la nostra città-

Dopo l’incontro dei giorni scorsi, le parole amare del commissario Giuseppe Grazia, le prese di posizione di esponenti politici e non, oggi arriva l’opinione della Cgil sulla Fiera di Messina. Il sindacato la definisce “uno strumento che altrove è stato volano di sviluppo e rilancio di intere aree produttive. A Messina è rimasto invece vittima di logiche politiche, di contese fuorvianti tra centri regolatori e di pessime gestioni, nel migliore dei casi appena ragionieristiche. La sua liquidazione, ventilata dall’assessore Di Mauro, sarebbe l’ennesimo tassello della inarrestabile decadenza della nostra città, dove ormai non passa giorno senza che un’impresa fallisca o un’azienda, che credevamo solida, chiuda-.

Per la Confederazione Generale Italiana del Lavoro, il sindaco Buzzanca e il presidente Ricevuto, che hanno dichiarato di voler rilanciare la Fiera, non devono permettere al governo regionale di infliggere a Messina anche questo ennesimo colpo. Giuseppe Silvestro, segretario generale della Filcams, la categoria della CGIL che si occupa del terziario, del settore del commercio, turismo e ristorazione, interviene sulla vicenda Fiera di Messina ricordando come il primo cittadino si fosse impegnato a far venire a Messina l’assessore Di Mauro per sottoporgli il progetto di rilancio dello strumento Fiera. “Apprendiamo oggi che martedì prossimo il commissario Grazia sarà dall’assessore Di Mauro – spiega Silvestro. Il sindaco Buzzanca e il presidente Ricevuto devono evitare che quell’incontro sia occasione per la condanna senza appello della Fiera di Messina-.

Ripianare i debiti, ricapitalizzare la società e individuare soci privati : questi i tre punti alla base del rilancio della Fiera così come delineati nell’incontro-svolta della scorsa settimana, con l’obiettivo però di ampliare il raggio d’azione della Fiera anche alla creazione e gestione di grandi eventi in un’ ottica di complessivo rilancio della città. “La Camera di commercio, l’ Associazione degli industriali e dei commercianti, le stesse aziende dovrebbero investire nella Nuova Fiera e farne strumento di promozione-, sottolinea Silvestro che rilancia: “Un’ottima soluzione, l’ area ex Sanderson che gode di una posizione privilegiata: appartiene all’Esa, ente regionale, e si trova strategicamente a mezz’ora da Taormina, al centro della viabilità terrestre e marittima e nel cuore dell’area integrata dello Stretto-.

Silvestro sottolinea infine il ruolo giocato dai sindacati nella discussione sul futuro della Fiera: “Se non fosse stato per il sindacato oggi nessuno collegherebbe la discussione sul futuro dell’area della Fiera a quella della Fiera stessa. Merito nostro se dalla politica dei due tempi Prima liberiamo il waterfront poi pensiamo alla Fiera si è passati ad affrontare il problema a 360 gradi, guardando sì alle potenzialità urbanistiche della città, che condividiamo, ma anche a quelle di un’azienda che se gestita correttamente può davvero diventare elemento di sviluppo e promozione-.

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