Giardini Naxos. Referendum sulle riforme costituzionali: il Pd costituisce comitato per il "Sì"

Giardini Naxos. Referendum sulle riforme costituzionali: il Pd costituisce comitato per il “Sì”

Enrico Scandurra

Giardini Naxos. Referendum sulle riforme costituzionali: il Pd costituisce comitato per il “Sì”

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lunedì 23 Maggio 2016 - 08:52

Nella sede del Partito Democratico naxiota, nei giorni scorsi è stato formato un gruppo di politici locali che forniranno ai cittadini un'informazione sul contenuto della consultazione che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre. Tra i sostenitori anche alcuni sindaci della Riviera Jonica e dell'Alcantara.

Il nuovo Comitato si prefiggerà di fornire ai cittadini un’informazione puntuale sul contenuto di un referendum confermativo (quello che riguarderà il prossimo mese di ottobre la modifica della Costituzione del 1948) che consenta loro una scelta consapevole, su un provvedimento che costituisce un deciso passo avanti verso una democrazia che decide in tempi più rapidi, e con una sola Camera che approva le leggi e che conferma la fiducia o sfiducia al Governo, realizzando una decisa diminuzione dei costi della politica. Tutto questo dal momento che – stando a quanto detto dal Governo nazionale – non si dovranno più eleggere 315 senatori, con un conseguente risparmio da parte dello Stato degli stipendi e dei relativi vitalizi. Ed è proprio questo il motivo per cui nella sede del Partito Democratico di Giardini Naxos, si è costituito nei giorni scorsi il Comitato per il “Si” della zona Ionica-Alcantara, in vista della consultazione confermativa sulle Riforme costituzionali, recentemente approvate dal Parlamento, che avrà luogo appunto dopo l’estate. Un vero e proprio gruppo politico a cui hanno dato la propria adesione nei giorni scorsi, oltre gli iscritti del circolo di Giardini Naxos, anche i sindaci di Malvagna, Giuseppe Cunsolo, di Gaggi, Franco Tadduni, di Graniti, Paolino Lo Giudice, di Floresta, Nello Marzullo, di Letojanni, Alessandro Costa, e di Sant’Alessio Siculo, Rosanna Fichera, con il sostegno del direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, Giacomo D’Arrigo. Tutti politici che sosterranno le ragioni del “Sì”, invitando gli elettori a diffidare da “chi proporrà forme limitative dell’espressione democratica (Democrazia in Rete), e da quelli che, pur di non cambiare nulla, vogliono condannare l’Italia all’eterno immobilismo”. Un’idea che gli stessi primi cittadini proporranno nei prossimi mesi affinché “si cambi registro, pur credendo comunque nei principi fondanti della Costituzione”.

Enrico Scandurra

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