Where did the love go? Brexit e le frammentazioni britanniche

Where did the love go? Brexit e le frammentazioni britanniche

Giuseppe Maio

Where did the love go? Brexit e le frammentazioni britanniche

Tag:

lunedì 04 Luglio 2016 - 06:23

Il Brexit sta provocando una crisi senza precedenti in Regno Unito polarizzando fortemente il paese. Divisioni profonde ed evidente frattura generazionale

Where did the love go? ,Dov’e’ finito l’amore? ,è un pezzo dei Bipolar Sunshine, gruppo undergroud-rock proveniente da Manchester. Il risultato del referendum Britannico del 23 Giugno 2016 sulla permanenza del Regno Unito nell’UE, che ha sancito l’uscita dell’ UK dall’Unione Europea, sembra suscitare la domanda che fa da titolo a questa canzone. Dov’è finito l’amore in Regno Unito?

Il Brexit ha esposto una serie di divisioni profonde che potrebbero drasticamente cambiare il Regno Unito e non in positivo.
In primo luogo, è evidente una frattura generazionale. Secondo YouGov il 61% degli over 65 ha votato per uscire dall’UE, mentre il 75% dei votanti tra i 18 e i 24 anni ha votato per rimanere. Visto dagli occhi dei giovani Britannici, questo e’ stato uno dei primi nepoticidi politici della storia. I nonni potrebbero aver precluso ai nipoti le opportunita’ che l’Unione Europea gli avrebbe certamente garantito: dall’Erasmus, al libero movimento, ai benefici di cui avrebbero goduto in qualunque paese dell’Unione. L’amore dei nonni verso i nipoti e’ venuto meno nelle cabine elettorali britanniche.

In secondo luogo, il risultato del referendum ha sottolineato due importanti spaccature geo-politiche all’interno del Regno Unito. Gli scozzesi hanno votato in gran parte per il “remain”, vedendo così imposta su di loro da Westminster un’ uscita forzata dall’UE. I caledoni sono storicamente più europeisti degli Inglesi e questo potrebbe provocare una secessione della Scozia dal Regno Unito, data la volontà Scozzese di rimanere in UE. Nel 2014, un referendum sull’indipendenza Scozzese dal Regno Unito ha visto la fazione pro-UK prevalere per poco su gli indipendentisti. Se si indisse tale referendum in questo momento, la fazione indipendentista avrebbe concrete possibilità di successo. Il Brexit ha dunque affievolito il già tenue sentimento di amore e appartenenza che legava la Scozia al Regno Unito.

L’Irlanda del Nord ha anch’essa votato per restare in UE, contrapponendosi al risultato del referendum. Per la prima volta nella storia, dopo decenni di violenze religiose che hanno visto contrapposti i Cattolici ai Protestanti nordirlandesi,si parla di unificare l’Irlanda del Nord, mista di cattolici e protestanti, con la Repubblica d’Irlanda, prevalentemente cattolica, così da far rimanere l’Irlanda del Nord in Europa. Ad una mancanza di amore tra Irlanda e Regno Unito, palesata da nuove spinte secessionistiche nordirlandesi, si accompagna dunque una rinnovata volontà di unione tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord, ai danni dell’ UK.

Il Brexit ha inoltre creato una rottura tra parlamento britannico e popolo britannico: il quasi 52% degli aventi diritto al voto ha votato per uscire dall’Europa, mentre il 70% del parlamento Britannico è pro-UE. Avendo il referendum un semplice valore consultivo, è necessaria l’approvazione del parlamento per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Tale approvazione potrebbe non arrivare mai e si potrebbero presto indire nuove elezioni.

Intanto l’amore all’interno del partito Conservatore è venuto meno. Il partito è spaccato in due: anti-Europeisti da un lato e filo-Europeisti dall’altro. Boris Johnson, ex sindaco di Londra e principale fautore del Brexit ,è ormai l’ex miglior amico di David Cameron. Quest’ultimo da Golden Boy della politica Britannica, passerà alla storia come colui che ha condotto il Regno Unito fuori dall’Unione Europea per le sue ambizioni politiche personali.“Shame on him” direbbero oltre manica. Si dimetterà entro Ottobre, prima del congresso del partito Conservatore.

Anche l’amore tra Laburisti sembra esserefinito. Il 28 Giugno Jeremy Corbyn, leader Laburista, è stato sfiduciato dal 70% dei suoi parlamentari, dando vita ad un momento di instabilità politica senza precedenti per il Regno Unito. I grandi studiosi dell’instabilità politica, tra cui il politologo Giovanni Sartori, non avrebbero mai previsto una situazione simile: il Regno Unito è stato da sempre considerato esempio di stabilità politica. Il Brexit ha fatto saltare gli schemi classici della scienza politica.

L’amore tra Regno Unito e Unione Europea sembra essere finito anch’esso. Le possibilità al momento sembrano essere due. Per gli ottimisti, i profondi legami tra EU a UK faranno il modo che questo sia un semplice periodo di riflessione tra due amanti. I rapporti tra UK e UE potrebbero riprendere in buona parte immutati, dando così vita ad una partnership tra UE e Regno Unito non molto diversa da quella attuale. E’ un epilogo difficile, ma non impossibile. Per i pessimisti, una rottura profonda è all’orizzonte e questo potrebbe avere conseguenze catastrofiche per il Regno Unito. Si è parlato di piano per escludere l’UK dal mercato comune Europeo. Questo, per esempio, comporterebbe una vera e propria carestia in un paese il cui fabbisogno agricolo eccede la produzione di frutta e verdura e l’importazione di prodotti agricoli dall’UE e’ essenziale per la sua sopravvivenza.

Un periodo di grande incertezza si profila all’orizzonte. Non ci resta che attendere, sperando che l’amore trionfi.

(Giuseppe Maio)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007