Ecco il “laboratorio-officina-: nasce l'Intergruppo Mpa-Centro con D'Alia

Ecco il “laboratorio-officina-: nasce l’Intergruppo Mpa-Centro con D’Alia

Redazione

Ecco il “laboratorio-officina-: nasce l’Intergruppo Mpa-Centro con D’Alia

venerdì 05 Dicembre 2008 - 16:06

Cilento e Tamà: «Comuni radici cattolico-democratiche». Ma i due partiti si spaccano. Cantello e il gruppo Naro prendono le distanze. Una voce: Greco e Saglimbeni vicini al “cambio di casacca-

La politica unisce, la politica divide. Anche a Palazzo Zanca. Così se da un lato c’è da registrare ufficialmente il matrimonio, da noi anticipato qualche settimana fa, tra i gruppi consiliari “Mpa – Alleati per il Sud- e “Il Centro con D’Alia- nel primo “Intergruppo- del consiglio comunale, dall’altro non può essere taciuta la evidente spaccatura che si crea in entrambi i partiti in questione, l’Mpa, appunto, e l’Udc, visto che i rappresentanti delle altre due correnti, quelle che fanno riferimento a Cateno De Luca e Pippo Naro, prendono decisamente le distanze.

Stamani con un documento congiunto dei due gruppi consiliari è stato preannunciato il varo di quello che è stato definito un “laboratorio – officina-. «A seguito di continue incomprensioni, -scrivono i due capigruppo Sebastiano Tamà e Bruno Cilento – evidenziate da chiari malumori presenti all’interno dei vari gruppi consiliari, che non permettono di lavorare serenamente e di programmare in modo puntuale l’attività politico-istituzionale del Consiglio, i gruppi Mpa e Il Centro con D’Alia hanno sentito il bisogno di confrontarsi, considerate anche le affinità e le comuni radici ispirate ai valori del cattolicesimo democratico, della solidarietà e della famiglia. Da questo incontro è emersa la necessità di istituire un laboratorio-officina denominato “Intergruppo-, aperto alla partecipazione, al contributo ed all’adesione di ogni singolo consigliere o gruppi consiliari che si identifichino nei valori e nei programmi finalizzati all’esclusivo bene della città. L’“Intergruppo- si occuperà della stesura di idee da sottoporre a breve alla città, in linea con quello dell’Amministrazione, che prevede suggerimenti e iniziative utili per dare un contributo sostanziale allo sviluppo cittadino. Inoltre l’“Intergruppo- si prefigge l’obiettivo di monitorare l’attività amministrativa rispetto alle priorità ed alle criticità già manifeste. L’intesa realizzata dai due gruppi politici del Comune, attraverso l’“Intergruppo-, ci auguriamo possa essere estesa ai gruppi analoghi della Provincia e delle Circoscrizioni».

Un laboratorio, dunque un esperimento politico, che potrebbe avere un seguito a Palazzo dei Leoni ma che, nel frattempo, crea fratture. Ivano Cantello, unico rappresentante del gruppo “Autonomisti dell’Mpa-, esponente della corrente De Luca, afferma di non essere d’accordo con la costituzione dell’Intergruppo, e anzi osserva: «Il partito a Messina va rifondato, i cosiddetti vertici provinciali ci lasciano troppo spesso soli e senza guida».

Malumori anche nell’Udc, dove la posizione ufficiale della corrente Naro, rappresentato al Comune dai tre consiglieri Caliò, Muscolino e Rizzo, è di «indifferenza» rispetto all’accordo con i “lomontiani-. In realtà la spaccatura è sempre più evidente, dopo gli scontri dei giorni scorsi seguiti alla dura presa di posizione di D’Alia nei confronti del sindaco Buzzanca, non condivisa da Naro. A conferma di ciò, il gruppo Udc chiederà che gli venga messa a disposizione una nuova stanza, sancendo anche fisicamente la divisione rispetto al Centro con D’Alia.

L’ultima chicca è di quelle destinate a far rumore. Per il momento si tratta solo di una voce che circola insistentemente a Palazzo Zanca: Marcello Greco e Paolo Saglimbeni starebbero per lasciare il Pd, dopo le forti critiche lanciate dai due alla gestione del segretario regionale Genovese. Il primo verrebbe sostituito nel suo ruolo di capogruppo da Tani Isaja, già individuato dalla maggioranza del partito. Ma ad essere realmente clamoroso sarebbe il passaggio, da molti sussurrato, di Greco e Saglimbeni proprio all’Intergruppo, visto che si parla di un insistente corteggiamento proprio della corrente D’Alia. Sarà vero? Certo è che, considerate anche le dimissioni di Trischitta dal Pdl, mai come in questo momento si registrano movimenti tellurici in quel di Palazzo Zanca.

(foto Dino Sturiale)

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