Lunedì Nichi Vendola a Messina: la sua “terza via” a sinistra

Lunedì Nichi Vendola a Messina: la sua “terza via” a sinistra

Lunedì Nichi Vendola a Messina: la sua “terza via” a sinistra

sabato 09 Maggio 2009 - 08:53

Il presidente della regione Puglia parlerà della sua candidatura alle elezioni Europee e della decisione di unire diverse realtà intorno a “Sinistra e Libertà”. Diversi gli appuntamenti in programma

Il presidente della regione Puglia e capolista di “Sinistra e Libertà” in Sicilia e Sardegna, Nichi Vendola, sarà a Messina lunedì prossimo, 11 maggio. Arriverà fin in riva allo Stretto per spiegare il motivo della sua candidatura e soprattutto la direzione che ha deciso di seguire questa nuova realtà costituitasi per la competizione elettorale Europea, che raccoglie la -Sinistra Democratica- di Claudio Fava, -Unire la Sinistra- di Umberto Guidoni, i -Verdi-, il -Partito Socialista- di Riccardo Nencini, il Movimento per la Sinistra di Vendola appunto e moltissime altre adesioni individuali, come quelle di Giuliana Sgrena, Sergio Staino, Bianca Pitzorno, Moni Ovadia, Carlo Flamigni, e tantissimi altri.

“Ecco alcuni fatti che quantificano impietosamente il fallimento della sinistra italiana del 20mo secolo – si legge nel comunicato di presentazione della visita di Vendola in città. Ogni sette ore un lavoratore muore sul lavoro, mentre il difensore della vita e ministro Sacconi affievolisce le sanzioni per le imprese; l’8% della popolazione possiede il 45% delle risorse del Paese (dati Bankitalia); un terzo della popolazione ha problemi di sussistenza, un milione di lavoratori perderanno il lavoro nel 2009 ed in più c’è la piaga sociale del precariato senza tutele e diritti; ogni pochi minuti una donna subisce violenze (spesso familiari) e le donne possono essere perfino dileggiate e strumentalizzate dal governo e dalla politica; la stragrande maggioranza degli edifici pubblici è a rischio sismico, il territorio è a rischio idrogeologico o per gli incendi, ma si pensa a costruire il ponte sullo stretto (la piramide del faraone Berlusconi) e si riparla perfino di energia nucleare; l’informazione in Italia non è libera come riportato da Freedom House, che ci declassa al 73mo posto, mettendoci fra i paesi ‘parzialmente liberi’; diventiamo sempre più razzisti ed è normale prassi pure la discriminazione fra sessi, ceti sociali e perfino per religione ed opinioni politiche; la scuola e l’università diventano sempre più lo strumento per consolidare i privilegi sociali anziché fornire gli strumenti per abbatterli; nessun partito parlamentare ha il coraggio di ammettere il fallimento del modello di sviluppo neo-liberista della crescita infinita”.

Una situazione disegnata in maniera sconquassata, che per Sinistra e Libertà è figlia della situazione di tutto lo schieramento a sinistra dell’Udc, dove persiste una “sinistra frastagliata, troppo parolaia e litigiosa ed in alcuni casi troppo nostalgica di un mondo che non esiste più, e un centro (il Pd), in perenne stato confusionale, autodefinitosi riformista ma che riformista non è e non può esserlo”.

“Non può esserlo perché non sa che riforme fare (vedi l’astensione sul federalismo fiscale) – continua il testo – e non riesce a conciliare le sue diverse anime. Il Pd non trova accordi interni neppure sulla laicità dello stato o sul difendere la CGIL dall’isolamento e, balbettando, si fa imporre l’agenda politica da Berlusconi, la Lega e Di Pietro. La sinistra è altro. Dunque chi ritiene che l’Italia, l’Europa ed il mondo hanno davvero bisogno di riforme di sinistra; che l’uguaglianza globale vada perseguita; che la Pace sia un valore irrinunciabile; che la sopravvivenza sul pianeta è un obbiettivo primario da perseguire con un nuovo modello di sviluppo mondiale; che il diritto lavoro è lo stesso che il diritto alla dignità; chi vuole queste e simili cose deve oggi purtroppo scegliere fra l’inconcludenza e l’inagibilità politica del Pd; l’inconcludenza e l’inagibilità politica della sinistra estrema; una terza via”.

Vendola, nel corso della sua visita a Messina, incontrerà alle ore 10.30 lavoratori e cittadini alla Stazione Marittima presso il monumento ai caduti sul lavoro del “Segesta jet”, ed a seguire la comunità Rom presso il campo di San Raineri -villaggio Fatima-. Successivamente, alle ore 11.30, si svolgerà l’incontro pubblico presso il Salone delle Bandiere del comune. L’intervento di Nichi Vendola sarà introdotto da: Renato Accorinti, Emanuela Giuffrè (precaria dell’università) e Maurizio Rella (candidato messinese alle europee per Sinistra e Libertà). “Sarà questa anche l’occasione per manifestare a Nichi Vendola – conclude il comunicato – la propria solidarietà per la querela “elettorale” presentata dal Comune di Messina (pagando con i soldi dei messinesi) per una condivisibile frase pronunciata ben 5 anni fa: Il ponte unirà due cosche e non due coste”.

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