Taormina. "Più attenzione dalla Perla dello jonio o Mazzeo andrà con Letojanni"

Taormina. “Più attenzione dalla Perla dello jonio o Mazzeo andrà con Letojanni”

Enrico Scandurra

Taormina. “Più attenzione dalla Perla dello jonio o Mazzeo andrà con Letojanni”

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mercoledì 17 Febbraio 2016 - 16:33

La querelle sulla secessione. Gruppi di residenti del popoloso rione marinaro stanno continuando ad organizzare "raccolta firme" per separarsi dalla Città del Centauro. Ma per il delegato, Salvatore Valerioti, tutto sarà vano. Il sindaco del centro limitrofo, Alessandro Costa, rimane neutrale.

Mazzeo con Letojanni? “Improbabile”. Con Taormina? “Ora e per sempre”. Perché? “Perché la Perla dello Jonio non ha intenzione di cedere la frazione e il Comune letojannese non è interessato ad acquisirla”. Dalle prime battute intercorse con l’attuale delegato di Mazzeo, Salvatore Valerioti, si capisce subito che l’eterna lotta, tra chi vorrebbe che il borgo rimanesse con Taormina e chi, invece, passare sotto la giurisdizione del centro limitrofo di Letojanni, non ha ormai motivo di esistere. Ma, nonostante il politico taorminese abbia chiuso in più occasioni la porta per un possibile trasferimento, un consistente gruppo di residenti del popoloso rione sta ancora provando a rincarare la dose. E la notizia di un’imminente raccolta di firme, organizzata da privati per proporre la secessione, è rimbalzata da giorni in ogni angolo del centro rivierasco, che da decenni lotta per non diventare la “periferia della periferia” di Taormina. Lo stato di degrado in cui versa tutto il lungomare Alcide De Gasperi fotografa in pieno l’anarchia che regna sovrana. Di mezzo un manto stradale da “incubo”, la piazzetta “Pablo Pino” disastrata e una spiaggia diventata ormai un vero e proprio “cassonetto per l’immondizia”.

Residenti sul piede di guerra e continue relazioni dello stesso Valerioti, sui disagi persistenti, non sono servite di certo a risolvere molto. E così, tra una battuta e l’altra, il delegato riassume brevemente la situazione attuale. Con accenni anche ai grossi “nodi” che Palazzo dei Giurati deve “sciogliere” nell’immediato. Dalla questione “Taormina Arte” a quella riguardante il Consorzio Rete fognante, fino ad arrivare ai problemi finanziari che hanno portato la Città del Centauro sull’orlo del baratro. Temi di ampio respiro da discutere subito che, per Valerioti, stanno togliendo “ossigeno” indispensabile per riqualificare Mazzeo. “L’Amministrazione comunale del sindaco Eligio Giardina, per il momento, sta ponendo l’attenzione su questioni di vitale importanza – ha dichiarato nelle scorse ore il delegato -, ma noi esistiamo anche. Le pessime condizioni igieniche dei pozzetti, la mancata manutenzione della ringhiera del lungomare e soprattutto l’incuria del verde pubblico non sono certamente un segnale di attenzione da parte della Giunta. Capisco le difficoltà nell’amministrare, ma chiediamo (ormai lo facciamo da due anni) più attenzione e rispetto”. Un rigore che al momento non è stato attuato e che sta portando grosse frange di popolazione a diverse rimostranze. Tutte andate a vuoto o che saranno prontamente “depositate” nel dimenticatoio (questo almeno secondo Valerioti), visto che anche il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa, non ha voluto entrare nel merito della discussione e ha affermato che “si tratta di beghe che devono essere risolte all’interno”. Tutto questo mentre Taormina “dorme”…

Enrico Scandurra

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