Lega Autonomie Locali, Comitato Pendolari dello Stretto, Dimensione Trasporti e Centro Studi Ambiente, Trasporti e Servizi analizzano le ultime novità riguardanti l'attraversamento dello Stretto. Denuncia a Mr. Prezzi per le tariffe

«Dai protocolli d’intesa si è passati ai fatti concreti». Con questa frase Rosario Ansaldo Patti, presidente della Lega delle Autonomie Locali, sintetizza il proprio parere positivo sul bando di gara per la realizzazione della Metropolitana del mare, le cui buste verranno aperte il prossimo 6 ottobre. Lo ha affermato oggi nel corso della conferenza stampa organizzata insieme a Pietro Interdonato del Comitato Pendolari dello Stretto, a Mimmo Caia di Dimensione Trasporti e a Peppe Chiofalo del centro studi Ambiente, Trasporti e Servizi.

«Voglio ricordare però all’on. Garofalo – ha proseguito Ansaldo Patti – che la questione della Metropolitana del mare è attenzionata da diverso tempo e parte dal 2006, dunque non è un’iniziativa di questo governo. Detto questo, sollecitiamo i rappresentanti istituzionali delle due sponte dello Stretto a sedersi attorno a un tavolo rispetto al prefetto, che ha i poteri speciali, perché adesso comunque bisognerà capire come e dove dovrà attraccare la metropolitana». Al riguardo è illuminante Chiofalo, forte della sua esperienza negli uffici del Ministero dei Trasporti: «Dalla direzione generale a Roma ci dicono che se non ci saranno intoppi entro la fine dell’anno la Metropolitana potrà partire ed essere in servizio. Al momento manca solo un attracco, il Messina Papardo, di cui si farà carico la ditta che si aggiudicherà la gara e che potrà essere realizzato in pochissimo tempo».

Chiofalo, però, mostra perplessità sulle ultime novità venute fuori negli ultimi giorni: il via libera di Rfi alla costruzione di un’unica stazione nella zona sud di Messina e l’annuncio dato dal presidente dell’Autorità portuale dell’arrivo di 52 milioni di euro per il completamento dell’approdo di Tremestieri: «Nel piano finanziario 2008-2011 non ci sono soldi previsti per la nuova stazione, né per l’anello passante di cui si è parlato. Così come nessun capitolo di spesa è previsto per gli approdi. Gli annunci sono belli, ma se nelle carte non risulta copertura finanziaria servono a poco». Quelli che sulla carta invece ci sono e che potrebbero essere spesi per avviare, quanto meno, la gara per Tremestieri sono, secondo Chiofalo, i 5 milioni di euro di cui dispone il prefetto in virtù dei poteri speciali.

Infine Ansaldo Patti, Interdonato e Caia rendono noto di aver scritto al cosiddetto -Mister Prezzi-, il Garante per la Sorveglianza dei Prezzi Antonio Lirosi, in merito alle tariffe applicate sullo Stretto. «Abbiamo denunciato – afferma Interdonato – il continuo e scriteriato aumento dei prezzi da parte dell’armatore privato, a cui fa seguito l’aumento da parte di Rfi. Bloccando qualsiasi forma di concorrenza, l’unico scopo di questa manovra è quello di aumentare a dismisura l’utile degli armatori, a netto discapito della collettività. Il listino prezzi è soltanto paradossale, se analizziamo le tariffe vediamo, ad esempio, che un biglietto di sola andata costa 30 euro per una permanenza minora a 30 giorni. Da ciò si evince che i conti tornano solo per gli armatori. A causa di questa stortura, ci siamo rivolti a Mister Prezzi, per porre fine all’anomalia che qui evidenziamo. Noi chiediamo un titolo di viaggio – prosegue Interdonato – per la sola tratta che si percorre che sia congruo e non sproporzionato come fino ad oggi è avvenuto. Non cerchiamo elemosine, vogliamo solo il rispetto delle regole. Lo Stretto è dei cittadini e non proprietà privata di pochi».