Chiuso l'anno con la delibera di programmazione 2009-2011. Diversi i -dubbi-: occhio alle posizioni dei sindacati

Ironicamente lo si potrebbe definire un -regalo di fine anno-. Più -esternamente-, fuori -dalle feste-, è inevitabile sottolineare alcune -stranezze- della delibera approvata qualche giorno fa dalla Giunta Provinciale, ed avente per oggetto la “programmazione triennale fabbisogno personale 2009-2011-, che prevede nel 2009 l’evidenza pubblica per 3 dirigenti e la selezione interna di 5 istruttori direttivi di vigilanza, ossia 5 funzionari da nominare in progressione verticale su 43 agenti provinciali, di fatto una percentuale di funzionari nella polizia provinciale ben più alta di quella del resto della -popolazione lavorativa provinciale-. La proposta di deliberazione risulterebbe poi carente di due elementi di valutazione essenziali: il documento infatti, secondo l’articolo 117 del Regolamento degli uffici e dei Serviziri, deve essere sottoposto a verifica di coerenza finanziaria ed al parere obbligatorio del collegio dei revisori. Documentazione assente nella delibera; documentazione tra l’altro richiesta dal rappresentante RSU Provincia Regionale di Messina dell’UGL al Presidente della Delegazione Trattante, parte pubblica, per completezza e ai fini di un’informativa corretta.

Inoltre, aspetto molto importante, la delibera non rispetterebbe tutte le normative vigenti, tra le quali il decreto Brunetta (27 ottobre 2009, n. 150), con particolare riferimento agli art. 11, 24, 34, 49, 50 e 62.

Una delibera sulla quale si sarebbero venute a creare anche -fratture sindacali-, probabilmente per interessi contrapposti, o meglio per gli interessi di una parte. Sull’argomento è intervenuto il capogruppo dell’Mpa, Carlo Cerreti, che ha definito -inqualificabile- la nota (prot. n. 655/DM del 28/12/2009), con cui l’Amministrazione nella persona del Presidente della Delegazione Trattante, testualmente riferisce dell’incontro del 24/12/2009 tra “il Presidente, la segreteria generale, il dirigente dell’ufficio personale e alcuni sindacalisti”, di cui non è dato sapere secondo quale criterio sono stati selezionati ed invitati. «Appare quanto mai inopportuno l’atteggiamento palesemente e dichiaratamente discriminatorio nei confronti dei sindacati che non hanno avuto l’opportunità di partecipare al suddetto incontro – afferma l’autonomista -, e che hanno in queste ore manifestato, oltre che il proprio dissenso per la discutibile azione amministrativa dei rappresentanti della Provincia Regionale di Messina, di voler proceder legalmente contro l’Ente per comportamento antisindacale, in assenza di segnali diversi da parte del Dirigente preposto. L’Mpa ritenendo indispensabile il ruolo della parti sindacali nell’economia gestionale del personale dell’Ente Provincia, come più in generale in tutti gli ambiti lavorativi ed occupazionali, condanna l’ennesimo inqualificabile atteggiamento di taluni dirigenti, evidentemente poco rispettosi dei diversi ruoli politici, amministrativi e sindacali, di salvaguardia di quanto sancito in materia costituzionale, di diritto del lavoro e sindacale».

E tornando al Decreto Brunetta, è interessante quanto riportato nell’articolo 52 che modifica l’articolo 53 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165: Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni-. (ER)