Alle urne è andato solo il 23 per cento degli italiani. A Messina affluenza dell’11,76 per cento

Secondo quanto prevedevano molti osservatori politici e gli stessi rappresentanti dei partiti, è fallito il referendum abrogativo di alcune parti della legge elettorale. Con un’affluenza nazionale del 23%, non è stato raggiunto il quorum necessario. A Messina, a chiusura delle operazioni di voto, l’affluenza registrata è stata del 11,76 per cento.

I quesiti sull’elezione dei membri del parlamento italiano si concentravano principalmente su due aspetti: eliminare il premio di maggioranza attribuito alla coalizione di liste e cancellare la norma che consente a uno stesso candidato di correre in più circoscrizioni.

Dopo il fallimento del referendum, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha affermato che si riserverà «di avanzare nei prossimi giorni una proposta per riformare l’articolo 75 della Costituzione e la legge attuativa dei referendum».

Diverse le reazioni. Esulta la Lega, per il leader dell’Udc Casini si tratta di una «bocciatura del bipartitismo», Massimo D’Alema del Pd auspica che «si possa tornare a discutere in Parlamento di questo sistema elettorale», mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini (Pdl) parla di risultato «prevedibile» dovuto, in parte, ad «una certa stanchezza da parte degli elettori».