Scontro politico sulla presidenza: il centrodestra la contende al Pd. E l'Udc minaccia: se la chiede il Pdl, noi chiediamo un posto nell'ufficio di presidenza del Consiglio. Ancora nulla di fatto per il Triennale
Mentre Penelope continua a tessere la sua tela, e il piano Triennale viene rimandato di giorno in giorno, il consiglio comunale litiga sulla commissione Ponte. Commissione i cui componenti sono stati votati la settimana scorsa (diciannove consiglieri, di cui dodici del centrodestra e undici del centrosinistra). Lo scontro politico nasce sulla presidenza: la prassi vorrebbe che andasse al centrosinistra, che ha proposto il nome di Nicola Barbalace. Ma il centrodestra, e il Pdl in particolare, ha battuto i pugni sul tavolo rivendicando quel ruolo, e proponendo a sua volta il nome di Antonio Fazio.
Non basta. Il centrodestra non è infatti compatto su questa soluzione. Salvatore Ticonosco si mette di traverso e avanza la sua candidatura in solitaria. «Fino a quando non sarà il sindaco a dirmelo, io rimarrò candidato». Anche l’Udc pone dei paletti: se il Pdl vuole la presidenza della commissione Ponte, allora si dovrà rivedere l’ufficio di presidenza. A vacillare, in quel caso, sarebbe uno dei due vice-presidenti del Pdl, Trischitta e Burrascano. Il nodo, piuttosto intricato come si può ben capire, verrà sciolto, probabilmente, lunedì mattina, quando la commissione tornerà a riunirsi.
Ovviamente in questo bailamme, il Triennale opere pubbliche è passato per l’ennesima volta in secondo piano, con una nuova battuta a vuoto in Consiglio, che ha aggiornato i lavori a domani mattina. E parlare di lavori, obiettivamente, risulta faticoso.