Parco Aldo Moro, la gestione passi all'azienda Foreste

Parco Aldo Moro, la gestione passi all’azienda Foreste

Parco Aldo Moro, la gestione passi all’azienda Foreste

mercoledì 13 Maggio 2009 - 13:12

La proposta è della IV circoscrizione, che con una delibera chiede all'amministrazione di collaborare con l'INGV per reperire somme e ristrutturare gli immobili. L'assessore Amata: «Necessaria una convenzione a tre». Energia Messinese: «Avevamo raccolto 3500 firme»

E’ uno dei pochi parchi verdi ancora esistenti nel centro cittadino, è situato in una posizione unica che sovrasta Messina, contiene un patrimonio naturale di grandissimo pregio, ma da anni è abbandonato a sé stesso. Parliamo del parco Aldo Moro, concesso nel lontano 1949, a titolo gratuito, all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per attività di ricerca, e che almeno in parte potrebbe essere restituito alla fruizione dei cittadini. Il che oggi è impossibile soprattutto perché l’area è lasciata all’incuria più totale. Più volte l’INGV, che sostiene di effettuare ancora ricerche sismologiche nel sito e di avere macchinari di pregio nel sottosuolo, è stata sollecitata per la ristrutturazione degli immobili, ma ogni tentativo, compreso quello tenace dell’associazione di giovani Energia Messinese, che recentemente ha raccolto ben 3500 firme, ha finito per fallire.

Oggi ci riprova il consiglio della IV Circoscrizione, che dopo il lavoro della commissione presieduta da Francesco De Pasquale, ha deliberato il 27 aprile una proposta concreta affidata all’amministrazione comunale: affidare la manutenzione del verde ricadente nell’area del parco alla Azienda delle Foreste, per renderla poi fruibile al pubblico. Secondo il quartiere, come ha spiegato oggi in una conferenza stampa il presidente Francesco Quero (nella foto), sarebbe controproducente, per il Comune, avviare la rescissione del contratto di concessione con la INGV. Il rischio sarebbe, «data l’impossibilità a tutti nota del Comune di farsi carico di gestire e mantenere un’area a verde così estesa a causa delle difficoltà economiche in cui versa, quello che l’intero terreno venga reso edificabile e venduto per fare cassa». Un rischio che da Palazzo Zanca smentiscono, ma il punto è un altro: secondo la IV circoscrizione sarebbe più opportuno stipulare una convenzione con l’Azienda Foreste e l’INGV, prevedendo la fruibilità del parco alla cittadinanza. «Anche perché – aggiunge Quero – risulta che l’Istituto abbia avuto finanziamenti per restaurare gli immobili del parco».

L’assessore all’Arredo urbano del Comune, Elvira Amata, conferma che «c’è la disponibilità da parte dell’INGV a cedere una parte del parco, circa un terzo, mentre la rimanente non è fruibile a causa dei macchinari presenti per l’attività di ricerca. Ma dopo la disponibilità data a parole voglio vedere le carte e andare avanti con una convenzione a tre, tra Comune, INGV e Azienda Foreste». Convenzione che dovrà ottenere il lasciapassare della Regione. «La priorità – spiega il presidente provinciale del CIA Gino Savoita – è la messa in sicurezza per evitare incendi, poi viene naturalmente la manutenzione ordinaria e costante, che è impensabile possa fare il Comune». Un nuovo spiraglio si è aperto. L’auspicio è che il finale non sia lo stesso di quello che hanno tristemente conosciuto i ragazzi di Energia Messinese, i quali hanno provato sulla loro pelle la durezza del muro di gomma delle istituzioni.

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