Pd. L’Assemblea provinciale ratifica, Rao e Grioli ufficialmente “scongelati”

Pd. L’Assemblea provinciale ratifica, Rao e Grioli ufficialmente “scongelati”

Redazione

Pd. L’Assemblea provinciale ratifica, Rao e Grioli ufficialmente “scongelati”

sabato 07 Febbraio 2009 - 13:02

La Commissione regionale di garanzia aveva già sancito la regolarità dell’elezione del Coordinatore provinciale, della Direzione provinciale e della Commissione provinciale di garanzia. Ieri la conferma dell’assise, ma i “ricorsisti ribelli” restano sul piede di guerra

Si è riunita ieri pomeriggio presso il Salone della Chiesa di Porto Salvo, l’Assemblea provinciale del Partito Democratico, chiamata a ratificare il voto del 6 ottobre scorso con il quale l’assise aveva eletto il Coordinatore provinciale, la Direzione provinciale e la Commissione provinciale di garanzia.

Su 150 votanti, 145 sono stati i voti favorevoli, 4 gli astenuti e solo 1 contrario. La votazione di ieri ha chiuso, a meno di clamorosi colpi di scena, la querelle interna su alcune questioni procedurali, che aveva indotto una parte del partito a rivolgersi alla Commissione regionale di garanzia, commissione che, di fatto, ha sancito la regolarità delle assemblee provinciale e comunale, respingendo il ricorso presentato avverso la costituzione dell’Assemblea cittadina del Pd del 27 novembre scorso e ritenendo valida la costituzione dei circoli, contestata dai ricorrenti.

Chiusa la querella forse dal punto di vista del ricorso, ma non dal punto di vista politico. Dell’ala “critica” del partito, quella ciò che aveva presentato il ricorso, assente ieri l’area Letta, hanno partecipato all’assemblea gli ex Ds Filippo Panarello e Angela Bottari, che però non hanno votato. Il deputato regionale è intervenuto prima della votazione, anticipando la possibilità di rivolgersi ad altre sedi e confermando praticamente la “linea dura” contro i “Genovesiani”. Posizione dura emersa tra l’altro ieri nelle dichiarazioni che contestavano il possibile accordo con Fabio D’Amore e Risorgimento Messinese. Questo orentamento, che assegnerebbe ad una figura esterna al PD una funzione di leadership nell’opposizione a Buzzanca, a parere del deputato regionale ex DS dimostra che le forzature politiche e regolamentari messe in atto dal gruppo che si riconosce nelle posizioni dell’onorevole Genovese per eleggere i segretari provinciale e cittadino, la ritorsione operata nei confronti di Marcello Greco, destituito immotivatamente da capogruppo al Comune, non erano, come si voleva far credere, funzionali al radicamento ed al rilancio del partito, che, purtroppo, con tutta evidenza, continua ad annaspare nella società e nelle istituzioni. (vedi in basso articolo correlato).

Soddisfazione è invece stata espressa dal segretario provinciale Pippo Rao, che ha commentato: “E’ l’ora di mettersi a lavorare. Per troppo tempo si è pensato a questioni prettamente burocratiche che niente hanno a che vedere con la vera politica e con i bisogni della gente. Per il perseguimento di questo obiettivo chiameremo alla responsabilizzazione diretta e partecipata le forze sane e produttive del territorio, affinché questo partito possa diventare alternativa di governo e di gestione della nostra provincia, consapevoli del dover far tesoro degli errori commessi, ma anche della voglia di riscatto che la nostra gente ci chiede e di cui noi vogliamo farci interpreti”.

“Abbiamo rispettato la scelta di coloro che hanno preferito intraprendere la strada della Commissione di garanzia – ha detto il Segretario cittadino, Giuseppe Grioli – ma oggi non possiamo più permetterci di sprecare energie con sterili contrapposizioni interne, ma dobbiamo concentraci sulle sfide che la crisi di Messina ci impone, per costruire un’alternativa forte al governo Buzzanca. Ancora oggi, in Consiglio comunale, qualche consigliere agisce senza confrontarsi con il partito e con il resto del gruppo consiliare. Iniziative estemporanee di tal genere non sono più ammissibili. Abbiamo avviato la campagna di adesione e nelle prossime settimane convocheremo l’Assemblea per eleggere la Direzione cittadina”.

Sembra essere stata fatta un po’ di chiarezza, ma la pace con le altre correnti interne sembra ancora lontana.

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