Pergolizzi: «Demolite la baracche di Fondo Basile»

Pergolizzi: «Demolite la baracche di Fondo Basile»

Redazione

Pergolizzi: «Demolite la baracche di Fondo Basile»

giovedì 09 Ottobre 2008 - 08:41

Forti i disagi per le famiglie assegnatarie della casa popolare

A dicembre sarà un anno dall’assegnazione degli alloggi, ma la situazione è ancora provvisoria. Il consigliere PdL Nello Pergolizzi ha inviato un’interrogazione al sindaco Giuseppe Buzzanca e al presidente dell’Iacp Giuseppe Santalco, per chiedere come mai a Fondo Basile ancora stiano in piedi le baracche abbandonate a dicembre 2007. E, inoltre, perché negli alloggi consegnati ancora non sia stato fatto l’allaccio alla rete elettrica (per non parlare dello stato degli edifici, ravvisabile nella foto).

«A tutt’oggi – scrive Pergolizzi – i destinatari degli alloggi popolari in questione, pur avendo provveduto a stipulare regolare contratto con l’Enel, non dispongono di fornitura di energia elettrica autonoma e tutti coloro che hanno deciso di andare ad abitare nei suddetti alloggi, sono costretti ad avere l’energia per il proprio appartamento utilizzando, per quel che è possibile, il contatore di cantiere.»

Il problema più grave è rappresentato, comunque, dalla sopravvivenza delle baracche accanto alle case. Pergolizzi spiega che gli assegnatari che si sono trasferiti sono contestualmente responsabili delle baracche disabitate, in quanto le stesse non sono state prese in consegna dal Dipartimento Risanamento. Mentre coloro che, per motivazioni diverse, non hanno ritenuto trasferirsi nei nuovi alloggi, sono comunque responsabili sia delle baracche dove risiedono che degli alloggi già loro consegnati.

Ciò comporta che queste famiglie sarebbero chiamate in causa in caso di occupazione abusiva delle baracche disabitate, o, peggio, degli alloggi ancora non abitati.

Necessario, pertanto, verificare «presso i competenti uffici l’esistenza di eventuali irregolarità o inadempienze ed assumere le opportune iniziative al fine di evitare, come purtroppo spesso capita, l’occupazione abusiva dei nuovi alloggi assegnati ma non ancora abitati e delle baracche liberate».

Ma, soprattutto, «che vengano assunti gli opportuni provvedimenti al fine di poter procedere all’immediata demolizione di tutte le baracche disabitate e, nel contempo, disporre affinché a mano a mano che le baracche vengono lasciate libere dagli abitanti si proceda alla loro demolizione».

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