Oggi il consiglio provinciale ha approvato la proposta di legge che verrà girata alla Regione, transitata già da palazzo Zanca e da altri comuni della provincia. Francilia: “Risorsa non assoggettabile a speculazioni politiche ed economiche”
Il consiglio provinciale ha approvato questa mattina all’unanimità la proposta di legge sui -Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque-, contenente disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia. L’iniziativa fa seguito all’approvazione in altri consigli comunali dello stesso atto, ultimo in ordine temporale l’ok giunto da palazzo Zanca lo scorso 26 febbraio (articolo correlato).
La battaglia, popolare oltre che politica perché sostenuta da diverse associazioni e normali cittadini, non si ferma però al solo passaggio istituzionale. Il capogruppo dell’Udc, Matteo Fracilia e il consigliere del Pd, Pippo Rao, firmatari della proposta, hanno infatti annunciato che a breve organizzeranno una manifestazione di piazza che, oltre a coinvolgere le forze politiche di riferimento e non, mira a coinvolgere tutti i soggetti contrari alla privatizzazione dell’acqua. -Un segnale per dare forza all’atto approvato oggi – ha dichiarato Rao -. Oltre ad associazioni, forum e tutti i partiti politici inviteremo i proponenti della legge. Difendere l’acqua pubblica significa difendere l’efficienza dei servizi e tenere i costi di gestione bassi, privatizzare invece rappresenterebbe un aumento dei costi a vantaggio dei privati ed a totale carico della collettività, deficienze nel servizio non più sotto il controllo pubblico, con rincorsa ad incarichi e consulenze varie-.
-L’acqua è un bene naturale – ha affermato il primo firmatario Fracilia in sede di dibattito -, risorsa insostituibile e necessaria per la vita dell’uomo. Una risorsa che non può essere assoggettata ad alcun tipo di speculazione politica ed economica. Alla luce dell’esperienza determinata dalla gestione integrata di altri servizi, le caratteristiche e l’utilità dell’acqua non consentono l’assoggettamento della risorsa idrica ad un regime di gestione privatistica-. Sulla stessa linea d’onda il collega di partito Antonino Muscarello, che ha rilanciato: “Chiedo l’impegno dell’ufficio di presidenza affinché la proposta approvata oggi venga recapitata ai consigli di tutti i comuni della provincia, in modo da lanciare un segnale chiaro e preciso alla Regione”.
Lo scorso 17 dicembre il Consiglio provinciale aveva già approvato una mozione contro la privatizzazione dell’acqua (articolo correlato).
