Protezione civile. 35 sui 108 Comuni, tra cui Messina, sono privi del Piano Comunale di Emergenza

Protezione civile. 35 sui 108 Comuni, tra cui Messina, sono privi del Piano Comunale di Emergenza

Redazione

Protezione civile. 35 sui 108 Comuni, tra cui Messina, sono privi del Piano Comunale di Emergenza

venerdì 05 Ottobre 2007 - 14:30

Interrogazione del capogruppo di Rifondazione Comunista a palazzo dei Leoni

“Piano Provinciale Generale di Protezione Civile-. Di questo si parla nell’interrogazione presentata dal capo gruppo di Rifondazione Comunista a palazzo dei Leoni, Giuseppe Previti. In un’interrogazione al presidente Leonardi, Previti fa il punto sullo stato del piano provinciale di protezione civile e chiede di avere risposte sull’attività finora svolta e quella da portare avanti per affrontare l’emergenze. Come si legge nel documento “la Società AST SISTEMI S.p.A. a prevalenza partecipazione pubblica…. ha offerto la propria disponibilità ad elaborare il “Piano Provinciale Generale di Protezione Civile- a fronte di un importo annuo pari a 120.000,00 euro comprensivo d’IVA-. La società ha poi redatto relazione una relazione da cui emerge che “35 sui 108 Comuni, tra cui la città di Messina, sono privi del Piano Comunale di Emergenza; nelle 253 aree di protezione civile censite mancano cartografie con l’individuazione delle aree (78 aree risultano non individuate); la più evidente criticità riguarda l’esposizione al rischio sismico; nella zona jonica le aree di protezione civile in zone soggette a rischio mareggiate o inondazione torrenti e a rischio frane; nessuna area è allestita per le specifiche finalità di protezione civile e questo comporterà dei rallentamenti nella gestione dell’emergenza-. Visto che la Provincia Regionale di Messina, in base alle normative nazionali e regionali in materia di Protezione Civile ha avuto attribuita l’attività di previsione degli interventi di prevenzione dei rischi, Previsti si domanda se “intenda dare continuità e sostanza ai progetti presentati dall’AST Sistemi S.p.A. proponendo le necessarie risorse al Consiglio Provinciale, in una delle manovre di bilancio, per la tutela del territorio e per iniziare a “materializzare- le aree di ammassamento individuate, utili a fronteggiare le calamità naturali e le emergenze in genere, attivando così concreti servizi di prevenzione nei punti a rischio del territorio provinciale, si raccoglierebbero così, tra l’altro i frutti delle somme investite (190.000,00 euro); se intende dare nuove disposizioni ai dirigenti del settore affinchè con progetti finalizzati intercettino i finanziamenti europei sulla Protezione Civile; se intende stipulare Convenzioni con le Associazioni di volontariato presenti sul territorio specializzate in soccorsi nelle montagne, nella prima assistenza sanitaria e degli interventi antincendio o sulla vigilanza-.

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