Che la campagna elettorale per le prossime regionali si giocasse anche (e soprattutto) sulla questione rifiuti era cosa prevedibile.

Da troppo tempo, infatti, in Sicilia incombe un’emergenza per la quale, a volte, sembra non si voglia trovare una soluzione; adesso, però, la situazione campana ha fatto sì che materializzasse lo “spettro- di una problematica che, se non affrontata adeguatamente, può avere pesanti risvolti sulla salute pubblica così come sulla storia politica di una regione.

E ad indicare quali potrebbero essere le strade percorribili è oggi Anna Finocchiaro, candidata alla presidenza della Regione Sicilia per il Pd, la quale asserisce di “non avere mai detto no ai termovalorizzatori, ma al piano dei rifiuti di Cuffaro (che prevedeva la costruzione di quattro megainceneritori a Casteltermini, Bellolampo, Paternò e Augusta). bocciato peraltro dalla Corte dei conti e dalla Commissione bicamerale sui rifiuti.

Dico sì, invece – prosegue la Finocchiaro – ad un ciclo serio di smaltimento dei rifiuti, che sviluppi la raccolta differenziata, che crei le conseguenti aree di compostaggio, la viabilità per i mezzi che devono trasportare i rifiuti. Alla fine di questo corretto e moderno ciclo, ci saranno i termovalorizzatori che, come avviene in Emila Romagna, bruciano solo il 30% del totale dei rifiuti visto che il resto viene riutilizzato. Ed è così che accanto a quegli inceneritori, che non bruciano indifferentemente tutti i rifiuti, come avrebbe voluto Cuffaro, con grave danno per la salute dei siciliani, e dal quale oggi anche Lombardo è costretto a prendere le distanze, possono convivere produzioni di eccellenza come quelle ad esempio del parmigiano reggiano o dei prosciutti.

Io dico no – conclude Anna Finocchiaro – ad una Sicilia inquinata-.

Anna Finocchiaro presenterà domani a Palermo in conferenza stampa, la lista -Anna Finocchiaro Presidente – Per la Sicilia-, alla quale parteciperanno anche i candidati della lista nelle province siciliane.