Riunione operativa sulle crisi occupazionali: credito e ammortizzatori per le piccole imprese

Riunione operativa sulle crisi occupazionali: credito e ammortizzatori per le piccole imprese

Riunione operativa sulle crisi occupazionali: credito e ammortizzatori per le piccole imprese

giovedì 30 Aprile 2009 - 13:46

Dopo l’istituzione del Tavolo Permanente Anticrisi, confronto tra gli assessori provinciali Fichera, Martelli e Bruno. Si cominciano ad analizzare i contesti, settore per settore

Stamattina presso l’assessorato provinciale al Lavoro di Viale S.Martino, alla presenza dell’assessore provinciale al Lavoro, Renato Fichera, dell’assessore allo Sviluppo economico, Giuseppe Martelli e dell’assessore provinciale alle Politiche comunitarie, Daniela Bruno, si è svolta una riunione operativa sulle crisi occupazionali che ha fatto seguito al primo tavolo convocato lo scorso 7 aprile. All’incontro ha partecipato anche Patrizia Cardullo, rappresentante di Italia Lavoro e Agenzia tecnica di assistenza alle Politiche occupazionali del Ministero competente.

Al centro del confronto le crisi aziendali, settoriali e territoriali, eventi almeno in parte prevedibili dai contesti produttivi (aziendale, settoriale e territoriale). E’ stato affermato che le imprese, i settori ed i territori, tendono a rispondere con logiche d’azione di tipo anticipatorio e programmatorio: tale strategia d’azione si traduce in una minimizzazione della propria dotazione di flessibilità, in considerazione del fatto che questa, se attivata, implica ingenti costi. Al contrario, agli eventi imprevedibili i contesti produttivi rispondono in maniera principalmente reattiva, tentando di assorbire l’incertezza attingendo da una riserva di flessibilità che sarà tanto più ampia quanto più imprevedibili sono gli eventi (ciò, naturalmente, presuppone dei costi).

Tre le linee strategiche attraverso le quali individuare un modello di intervento per delle crisi aziendali, avviando dei processi di riaggiustamento industriale e occupazionale in maniera innovativa: incrementare le capacità conoscitive dei contesti produttivi (a livelloaziendale, settoriale, territoriale); promuovere l’istituzionalizzazione di modalità virtuose di governo dellecrisi (aziendali, settoriali, territoriali); sostenere le necessità di flessibilità dei contesti produttivi. L’attuazione dei tre punti suddetti richiede il coinvolgimento sinergico di tutti gli attori intrinsecamente legati alle dinamiche socio-economiche territoriali(Provincia ed Istituzioni locali, parti sociali, ma anche imprenditori) che possano mettere in rete risorse quali: mezzi economici; know-how territoriale; soluzioni appropriate; competenze pregiate; promozione di azioni di sviluppo a livello locale; capitale sociale; condivisione dei network locali.

Nell’incontro odierno il confronto si è cominciato a gettare le basi per ascoltare e trovare soluzioni in accordo con le parti datoriali, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori. Il Tavolo Provinciale ha identificato due settori sui quali occorre intervenire con tempestività: ammortizzatori sociali e credito alle imprese.

Le proposte operative. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, si proverà a provvedere ad: attivare iniziative di informazione dirette alla conoscenza degli strumenti offerti dalla normativa alle imprese al fine di mantenere il livello occupazionale durante il periodo di crisi; proporre alla Regione una delocalizzazione provinciale per la stipula degli accordi di concessione rivolta alle aziende che hanno sede legale e operativa solo nel territorio provinciale; stipulare apposita convenzione con il sistema creditizio che preveda l’anticipazione degli importi degli ammortizzatori sociali in deroga ai lavoratori poiché per la loro erogazione non e prevista 1’anticipazione dell’azienda; potenziare le politiche del lavoro, mediante la predisposizione di un meccanismo di forte raccordo operativo con i luoghi di governo e gestione degli interventi a livello regionale e nazionale al fine di realizzare politiche

d’intervento mirate alle esigenze del territorio.

Per il credito alle Imprese invece c’è l’impegno per: avviare un dialogo con le banche cittadine per ottenere linee di credito da garantire alle aziende the devono anticipare la Cassa integrazione; promuovere un’intesa col sistema creditizio per facilitare la concessione di credito alle imprese e l’abbattimento degli interessi; promuovere presso la Regione di una linea di finanziamento alle imprese legata alla riorganizzazione finanziaria e alla capitalizzazione delle aziende.

Dopo i piccoli imprenditori si passerà a coloro che operano nel settore turistico, e via via si analizzeranno i vari settori confrontandosi con le parti. Fichera ha infatti chiarito che dopo l’area imprenditoriale, ci sarà ampio spazio per le associazioni di categoria e per i sindacati. E in risposta al comunicato odierno della Cgil (vedi approfondimento) ha commentato: “Ognuno lavori per le proprie competenze. L’Assessore interviene anche su fatti che non sono a lui imputabili. Qualcuno guardi dietro di sé, al passato, prima di individuare responsabilità”.

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