Schiarita di fine anno per Feluca: approvato il Piano dei servizi

Schiarita di fine anno per Feluca: approvato il Piano dei servizi

Schiarita di fine anno per Feluca: approvato il Piano dei servizi

sabato 02 Gennaio 2010 - 10:11

Comune e liquidatore trovano l’accordo su 611 mila euro. Adesso Palazzo Zanca e Provincia dovranno mantenere l’impegno di acquisire il 51 per cento delle azioni che appartenevano a Intermedia, il partner privato fallito nel 2006. I passaggi dell’intera vicenda

Il 2010 potrebbe portare con sé una prima, importante schiarita sul fronte della vertenza Feluca. Il 21 dicembre scorso la giunta ha infatti approvato il Piano dei servizi per la Rete civica proposta dalla società nata come “mista” ma ormai a totale carico del pubblico. Ciò ha permesso di sbloccare parte dei pagamenti arretrati che i diciassette dipendenti di Feluca hanno accumulato nel tempo: tredici, per l’esattezza, le mensilità non corrisposte tra il 2008 e il 2009. Insieme al Piano dei servizi, il liquidatore di Feluca, Domenico Santamaura, ha consegnato il Piano di risanamento dell’azienda, sottolineando che «il ritardo nella stesura degli elaborati è esclusivamente dovuto alla mancata presentazione della proposta di acquisto delle azioni di proprietà della Intermedia, operazione propedeutica per ipotizzare operazioni di risanamento».

Intermedia era la società partner privato di Feluca, dichiarata fallita nel 2006. Il 51 per cento di proprietà di Intermedia verrà acquisito da Comune e Provincia, rendendo Feluca di fatto una società pubblica. Vediamo quali sono stati i passaggi che hanno portato alla parziale risoluzione del problema. Va ricordato che Feluca fu costituita il 28 dicembre 2000, seguendo quanto stabilito dalla giunta comunale nel maggio 1998 e successivamente ratificato dal consiglio comunale nell’ottobre 2000. Nel settembre 2001 veniva stipulata una convenzione con la quale venivano conferiti a Feluca i servizi di Rete civica fino al 2020. Poco dopo il Comune avrebbe ceduto parte delle proprie quote alla Provincia, cosicché il quadro societario assumeva questi connotati: 51 per cento Intermedia, 29 per cento Comune, 20 per cento Provincia. Il 20 novembre 2006 veniva dichiarata fallita Intermedia poco più di un anno dopo, il 5 marzo 2008, i soci di Feluca mettevano in liquidazione la società mista, «con l’auspicio che, in collaborazione con il liquidatore, vengano poste in essere quelle iniziative idonee a consentire la revoca dello stato di liquidazione ed il rilancio dell’attività di Feluca Spa, anche in considerazione del servizio pubblico espletato e dell’esigenza di conservare le professionalità acquisite».

Da allora per Feluca è stato un autentico calvario, condito da una serie di paradossi nelle scelte di Comune e Provincia, che continuavano ad affidare ad esterni lavori che, teoricamente, potevano essere svolti da Feluca stessa. La svolta in questo 2009. Il 23 settembre scorso l’Amministrazione impegnava 250 mila euro come “acconto” sulle prestazioni effettive e non ancora definite dal Piano dei servizi 2009, «con l’obbligo di approvare il Piano per un importo complessivo di 425 mila euro». Il 12 novembre 2009 Santamaura trasmetteva a Palazzo Zanca il Piano, con una richieste però superiore a quella stabilita dal Comune: 657.198 euro. Le due parti si venivano incontro a metà dicembre, quando l’assessore al Lavoro Melino Capone, che ha seguito da vicino la vicenda Feluca per l’amministrazione Buzzanca, proponeva a Santamaura di accettare la corresponsione per il Piano di 611 mila euro. E così è stato: il Comune ha impinguato il capitolo di bilancio dedicato a Feluca di 146 mila euro, prelevando 40 mila euro dal Fondo di riserva. E il 21 dicembre ha dato via libera al pagamento dell’intera somma alla società.

Tutti felici e contenti? E’ presto per dirlo. I lavoratori ammettono che si tratta di «un importante passo in avanti», aggiungendo che «è difficile andare avanti per più di un anno con questa incertezza». Forse l’occasione verrà colta al volo per iniziare a sfruttare Feluca secondo quelle che sono le sue potenzialità e anche le ragioni che hanno portato a costituire una società mista che gestisse i servizi telematici di Comune e Provincia, che adesso dovranno portare avanti l’impegno di acquisire il 51 per cento di azioni appartenenti a Intermedia. Questo, intanto, è quanto prevede il Piano dei servizi approvato: tutti i servizi internet relativi al portale istituzionale; i servizi di sportello al pubblico (Informagiovani, Informalavoro, Imprenditoria giovanile); i servizi di rete e connettività; l’assistenza tecnica, l’installazione e la manutenzione degli impianti.

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