Scoglio fa chiarezza sui Prusst e avverte: «Rischiamo di perdere i finanziamenti»

Scoglio fa chiarezza sui Prusst e avverte: «Rischiamo di perdere i finanziamenti»

Scoglio fa chiarezza sui Prusst e avverte: «Rischiamo di perdere i finanziamenti»

venerdì 08 Maggio 2009 - 14:02

Se entro il 2012 non partirà il programma, il Comune dovrà restituire 3 milioni di euro al Ministero dei Lavori pubblici. «Il centro commerciale sulla Panoramica non è più previsto, l’albergo a Scoppo non intaccherà il patrimonio boschivo. Nessun conflitto d’interessi col porticciolo di Fiumara Guardia»

Non c’è nessuna delibera pronta ad approdare in consiglio comunale relativa ai progetti del Prusst, e se entro il 2012 il programma non partirà, il Comune perderà il finanziamento ottenuto nel 1998 dal Ministero dei Lavori pubblici (di cui 3 milioni di euro sono stati già spesi). L’allarme lo lancia l’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Zanca Gianfranco Scoglio, che approfitta della conferenza stampa convocata per fare chiarezza sui progetti del Prusst (programma di riqualificazione urbana e per lo sviluppo sostenibile del territorio) per far partire un avvertimento che ha diversi obiettivi, dalla stampa stessa alla politica, passando per gli uffici comunali chiamati ad accelerare un iter che, secondo Scoglio, «negli anni si è tentato di affossare».

L’assessore, ex city manager, lo chiarisce subito: «Non mi occupo personalmente del procedimento per motivi di opportunità, anche se voglio precisare che non ho nessun conflitto d’interesse». Il riferimento è anche e soprattutto al porticciolo di Fiumara Guardia, a Pace, uno dei sedici progetti presentati dai privati, in questo caso dal gruppo Franza di cui Scoglio stesso è stato consulente «ma del quale non ero legale al tempo del Prusst». Scoglio vuole sgombrare il campo da questo e da altri equivoci che secondo lui avrebbero contribuito a generare una sorta di alone di “sospetto” attorno all’intero programma.

A contribuire è anche il fatto che alcune iniziative private richiedono una variante specifica al Piano regolatore, e la maggior parte di esse comporta una trasformazione urbanistica da zona agricola ad edificabile. «Ma nel programma non c’è una sola abitazione, sono tutte strutture turistico-ricettive». Alcuni progetti, peraltro, non sono più realizzabili. Ad esempio, quelli che hanno interferenze con il progetto del Ponte sullo Stretto, come il centro commerciale sulle cave di sabbia della Panoramica, il villaggio turistico a contrada Guardia e il centro servizi polivalente dell’Annunziata. Alcuni progetti, inoltre, hanno precise prescrizioni. Uno tra i più discussi, quello relativo al complesso alberghiero di villaggio Scoppo, «deve rispettare i vincoli boschivi attualmente esistenti».

«La vera vergogna – sostiene Scoglio – è che siamo nel 2009 e non c’è ancora la delibera da mandare in consiglio comunale». Questa amministrazione sarebbe chiamata proprio ad accelerare in questo senso, ma prima dovrebbe risolvere alcune incongruenze che sembrano evidenti che oggi lo stesso Scoglio ha ammesso. Ci riferiamo a quanto è previsto nella zona di Pace, dove secondo il Prusst andrebbero realizzati un porticciolo turistico e, sulle colline, un complesso alberghiero, ma allo stesso tempo, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe sorgere una discarica. «Effettivamente è un controsenso – ammette Scoglio – se nel 2003 si fosse dato seguito al Prusst dopo il primo via libera del consiglio comunale non sarebbe nemmeno sorto». Ma il programma non è partito e il controsenso rimane.

Scoglio ha voluto fare alcune precisazioni anche sul Tirone. «Ci siamo fatti sottrarre 2,5 dei 10 milioni di euro di finanziamento ottenuto, oggi per i 7,5 rimasti è decisivo il pronunciamento della Regione, che ha ottenuto il parere favorevole dal Cru sulla variante urbanistica». Fra dieci giorni, se la Regione non si sarà ancora espressa, scatterà il silenzio assenso, ma Scoglio è categorico: «Niente equivoci, Palermo si deve esprimere chiaramente».

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