Servizi sociali, ecco il nuovo piano. Prossimo bando a marzo, della durata di sette mesi

Servizi sociali, ecco il nuovo piano. Prossimo bando a marzo, della durata di sette mesi

Servizi sociali, ecco il nuovo piano. Prossimo bando a marzo, della durata di sette mesi

martedì 05 Gennaio 2010 - 09:41

Rimodulato il Piano di ottobre, dopo il confronto con i sindacati. Proroga di due mesi, poi “mini” bando. Salta per il momento l’ipotesi di affidamento pluriennale

L’ipotesi di un bando pluriennale dei servizi sociali non è più percorribile. Almeno per il momento. Le casse di Palazzo Zanca piangono e dunque bisognerà accontentarsi di una soluzione intermedia, nel segno di una precarietà che non fa bene a nessuno, né ai lavoratori, né agli assistiti. Il nuovo piano dei servizi sociali è stato approvato dalla giunta Buzzanca due giorni prima di Natale, esattamente due mesi dopo la prima stesura, che tante perplessità aveva suscitato tra i sindacati. E proprio dal confronto con i sindacati, a cui è seguita una dettagliata relazione del dirigente al ramo Antonio Cama, è venuto fuori l’ibrido finale: proroga di 60 giorni per coprire i servizi fino a fine febbraio, bando di sette mesi per un totale di nove mesi di copertura. Il massimo che l’Amministrazione, oggi, si può permettere.

Amministrazione che, si legge nella delibera di approvazione del bando, «si riserva di approfondire e valutare, nella predisposizione dei bandi di gara, l’ipotesi di mantenimento dei livelli occupazionali, rivisitare i servizi offerti anche attraverso l’imputazione di costi parziali agli abbienti, con conseguenze, fermi gli importi, nella durata dei servizi». E proprio quello dei livelli occupazionali è il punto focale che tiene maggiormente sulla corda i tanti operatori oggi impegnati nel settore dei servizi sociali.

Ecco, allora, come sono stati rimodulati i servizi e soprattutto le voci di spesa. “Rimpinguata” quella di Casa Serena, che era uscita maggiormente malconcia dal primo Piano: 2,4 milioni per nove mesi, quando nella prima stesura ne erano previsti 2,8 per un anno. Cifra alla quale vanno aggiunti circa 190 mila euro di rette, che verranno riscosse direttamente dal gestore. L’altra fetta più importante, 2,6 milioni di euro, è per l’assistenza domiciliare agli anziani. E poi: 976 mila euro per i Cag, 1,1 milioni per l’aiuto domestico ai portatori di handicap, 908 mila euro per l’assistenza igienica nelle scuole per i portatori di handicap (servizio garantito fino al 30 settembre), 617 mila euro per il trasporto alunni portatori di handicap, quasi 80 mila euro per il Telesoccorso, un milione circa per gli asili nido (copertura per un anno), 240 mila euro per i servizi di ricovero gestanti, ragazze madri e donne in difficoltà, gestiti dal Cirs.

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