Il primo cittadino ha annunciato un piano di razionalizzazione delle risorse

Atteso incontro tra i rappresentanti dei sindacati e gli assessori comunali Capone e Aliberti per discutere del difficile momento dei servizi sociali. Ha preceduto però questo faccia a faccia quello tra il primo cittadino e i capigruppo del consiglio comunale, durante il quale Buzzanca ha garantito il mantenimento dei posti di lavoro. Prevista dunque una proroga per i servizi, ma si guarda anche avanti. A febbraio dovrebbero essere presentati i nuovi bandi, che verranno stilati sulla base delle “esigenze concrete-. Nei piani dell’amministrazione infatti, c’è una sorta di “censimento- sulle persone che realmente hanno necessità del servizio e sulle cooperative e altri soggetti che forniscono i servizi. Si è parlato anche di una razionalizzazione del sistema con l’intento di ridurre i costi del circa il 30%. Una riduzione del budget dei servizi come soluzione-ponte fino ai nuovi bandi che però potrebbe non stare bene ai sindacati.

Ciò considerando le spese troppo elevate per il bilancio del Comune, che come è noto non gode di buona salute. Ma non c’è solo l’analisi finanziaria, che sicuramente va presa in considerazione per chiudere l’emergenza nel più breve tempo possibile. Resta un buco nella programmazione e nella gestione del sistema che potrebbe presto far tornare a discutere delle stesse questioni. C’è il lavoro di tante persone e le esigenze di coloro che si trovano in difficoltà gravi. Da questo punto di vista ha scatenato l’ira dei lavoratori la decisione di Buzzanca, che ultimato il confronto con i consiglieri comunali si è assentato momentaneamente dal Comune lasciando i due componenti della Giunta sopra indicati.

E sempre oggi la questione ha monopolizzato le commissioni. In quella che si occupa di bilancio ha relazionato l’ex ragioniere generale del Comune e dell’Istituzione ai Servizi sociali Saja, alla presenza anche i liquidatori dell’Istituzione Maio e Coglitore. Nella decima invece, che si occupa di politiche sociali, sono state trattate la delibera di revoca del -Cissa- e quella di revoca della revoca dell’Istituzione, targata Gaspare Sinatra. I due documenti dovrebbero approdare in consiglio comunale mercoledì.

L’argomento infine è sbarcata in consiglio provinciale, con l’intervento dell’ex assessore Pippo Rao. “Con senso di responsabilità aspetteremo che venga superata questa situazione di evidente emergenza, in cui necessario è trovare le risorse – rivela l’esponente del Pd. Ma successivamente, come opposizione, chiederemo che venga posto in essere un grande momento di concertazione tra istituzioni, Enti, scuole, Asl e mondo del volontariato, per riflettere su di un modello che possa davvero rilanciare il settore. Sarebbe importante che l’assessore Amadeo e l’assessore alle Politiche Sociali del Comune si incontrassero. Per questo invitiamo anche il presidente della quinta commissione di palazzo dei Leoni ad avviare un dialogo per mettere insieme le parti. Mettere insieme le risorse, dove non sono finanziarie vista la carenza, di carattere umano. Promuovere un sistema di protezione sociale affinché Enti e agenzie non lavorino a compartimenti stagni ma secondo un’unica rete. Su questo noi possiamo fare la nostra parte. Bisogna attivare davvero la sussidarietà orizzontale come espresso dalla 328-.