Servizi sociali, situazione sempre più allarmante. Buzzanca: «I fondi non ci sono»

Servizi sociali, situazione sempre più allarmante. Buzzanca: «I fondi non ci sono»

Redazione

Servizi sociali, situazione sempre più allarmante. Buzzanca: «I fondi non ci sono»

sabato 25 Ottobre 2008 - 11:32

Il sindaco pare pessimista in vista dell'incontro di lunedì con i sindacati: «Priorità agli assistiti, non ai lavoratori. Dobbiamo affrontare un piano di rientro». I dipendenti si fanno vedere al Comune e in Fiera alla festa

E’ una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. E’ questione di giorni, e il dramma dei servizi sociali si renderà evidente in tutta la sua vastità. Lunedì l’amministrazione comunale incontrerà i sindacati per discutere della situazione, che però è allarmante e non invita certo all’ottimismo. Oggi il sindaco Giuseppe Buzzanca l’ha ribadito, con i lavoratori delle cooperative sociali ad attenderlo fuori da Palazzo Zanca: «Fondi non ce ne sono». E per fondi si intendono i 2,2 milioni che mancano all’appello per arrivare a fine anno, tagliati nel dicembre scorso dal commissario Sinatra, e quelli che andranno inseriti nel bilancio di previsione per il 2009.

Il problema esiste e non ha molte vie d’uscite: o si crea l’ennesimo debito fuori bilancio (che in consiglio comunale nessuno si vuol prendere la briga di votare) oppure, stando così le cose, rischiano di essere tagliati già dal primo novembre centinaia di posti di lavoro. Ma la vera emergenza, secondo Buzzanca, non è quella occupazionale: «La priorità va agli assistiti, ai disagiati, non ai lavoratori. Dobbiamo capire che c’è un piano di rientro da affrontare e che non riguarda solo la sanità ma anche i servizi sociali. Bisogna mettere a confronto le esigenze reali del Comune con il numero di persone impiegate in questo settore». I lavoratori, però, non possono essere ignorati e hanno bisogno di risposte, possibilmente diverse da quella data oggi dal sindaco all’uscita dal Palazzo. A chi gli faceva notare «noi assistiamo i malati» lui rispondeva «i malati stanno in ospedale», prima di accomodarsi nell’aula blu.

«Va elaborato un piano di ridistribuzione equo – afferma l’assessore alle Politiche finanziarie Orazio Miloro – e pensare, a proposito della vertenza occupazionale, ai dipendenti che realmente operano nel settore e non alle cooperative dalle quali dipendono. Dobbiamo anche pensare a programmare per l’anno nuovo, trovando le soluzioni più adatte in questi mesi». Esiste, però, un problema di debiti pregressi che non può essere dimenticato, anche perché alcuni dipendono da servizi aggiuntivi affidati dall’Istituzione fuori contratto, non si capisce secondo quale esigenza o regola. Un buco che a quanto pare ammonta a circa cinque milioni di euro. Chi pagherà per questo?

(nelle foto Buzzanca e Miloro)

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