Stadi, Scoglio precisa: «Mia moglie non assisteva i Franza quando io ero city manager»

Stadi, Scoglio precisa: «Mia moglie non assisteva i Franza quando io ero city manager»

Stadi, Scoglio precisa: «Mia moglie non assisteva i Franza quando io ero city manager»

venerdì 11 Dicembre 2009 - 08:49

Rettifichiamo quanto da noi pubblicato ieri: «L’avv. Rotini non ha mai assistito l’Fc Messina durante il periodo in cui ero dipendente del Comune»

L’avv. Lorena Rotini, moglie dell’assessore allo Sviluppo economico Gianfranco Scoglio, non era legale dei Franza quando Scoglio era city manager del Comune. Lo precisa lo stesso assessore, rettificando quanto da noi pubblicato ieri (vedi articolo correlato), scrivendo che la Rotini «è il legale che ha assistito la società dei Franza nelle procedure inerenti la convenzione, quando Scoglio era city manager del Comune». Non è così, spiega Scoglio: «Come del resto risulta ampiamente documentato, infatti mia moglie l’ avv. Lorena Rotini non ha mai assistito la società F.C. Messina né la famiglia dei sigg. Franza, durante il periodo in cui il sottoscritto ricopriva la carica di city manager al Comune di Messina». Naturalmente i scusiamo con l’assessore Scoglio per l’imprecisione.

Ricordiamo che ieri l’ex city manager di Palazzo Zanca aveva scritto una nota per “difendersi” e dire la sua circa la notizia della richiesta di rinvio a giudizio inoltrata nei confronti suoi e dei fratelli Franza dai pm che seguono l’inchiesta sulla convenzione tra Fc Messina e Comune circa gli stadi San Filippo e Celeste. «Lungi da me ogni dissertazione giuridica sulla fondatezza dell’impianto accusatorio, che ritengo assolutamente infondato e che comunque sarà oggetto di valutazione nella sede propria avendo piena fiducia nell’operato dei magistrati che mi giudicheranno, – afferma Scoglio – tuttavia mi preme far rilevare che dal decreto di chiusura delle indagini preliminari risulta definitivamente espunto ogni fatto inerente ai miei presunti conflitti di interessi, ad eventuali frutti diretti ed indiretti da me percepiti nell’ambito della mia attività professionale e soprattutto la completa estraneità ai fatti di mia moglie avv. Lorena Rotini. Siffatta circostanza – aggiunge Scoglio – non è priva di rilievo atteso il dibattito politico e popolare che ha animato tutta la fase delle indagini e che ha coinvolte persone estranee ai fatti».

(foto Sturiale)

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