Il tempo stringe per i servizi sociali, si lavora a un bando unico

Il tempo stringe per i servizi sociali, si lavora a un bando unico

Il tempo stringe per i servizi sociali, si lavora a un bando unico

venerdì 06 Marzo 2009 - 14:25

Entro il 12 marzo si dovrà indire la gara pubblica. Buzzanca: «L’indirizzo è indire un solo bando, tocca agli uffici verificarne la fattibilità». Fronte Croce Rossa: «Abbiamo richiesto diversi pareri»

L’indirizzo che il sindaco Giuseppe Buzzanca ha fornito è chiaro: bando unico per i servizi sociali. Un indirizzo di cui si è discusso nella tarda serata di ieri a Palazzo Zanca, durante una riunione alla quale ha partecipato anche l’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti. Rischia comunque di diventare una corsa contro il tempo, quella intrapresa dal Comune per evitare il blocco dei servizi sociali a Messina, con tutto ciò che ne conseguirebbe (in termini occupazionali ma soprattutto di disagi a chi è già svantaggiato). Entro il 12 marzo, infatti, gli uffici dovranno partorire il bando (o più bandi) per la concessione degli appalti, la cui terza proroga consecutiva (ritenuta illegittima da alcuni consiglieri comunali, in testa Capurro del Pdl) scadrà il 30 aprile.

«L’indirizzo è quello di un bando unico – ha confermato stamani Buzzanca – tocca adesso agli uffici verificarne la fattibilità e redigerlo entro la scadenza ultima». In verità dai corridoi di Palazzo Zanca trapela più di una perplessità sull’ipotesi bando unico, un bando da 15 milioni di euro la cui predisposizione sarebbe certamente più complicata rispetto ai tre bandi cui si era abituati. Fino ad oggi, infatti, i servizi sociali cittadini erano divisi in tre tronconi, affidati ad altrettante cooperative sociali, nord (Azione sociale), centro (Futura) e sud (Faro 85).

Se dovesse andare in porto l’ipotesi indicata da Buzzanca, le cose cambierebbero e non poco. Nessuna delle cooperative che finora hanno gestito i servizi pare, infatti, in grado di sopportare un bando da 15 milioni di euro. La soluzione potrebbe essere quella suggerita lunedì scorso, durante il convegno delle Coop, dal senatore D’Alia, ovvero quella del consorzio. A meno che non arrivi un nuovo soggetto abbastanza solido economicamente da potersi aggiudicare la gara.

E qui torna in gioco il discorso Croce Rossa. L’idea non pare affatto tramontata, anche se sembrano tanti, a volte troppi, gli ostacoli disseminati lungo il percorso. Buzzanca conferma che «abbiamo chiesto diversi pareri, l’ultimo lo avremo dalla Regione. Per adesso partiamo col bando, se nel frattempo si affacceranno soluzioni diverse, valuteremo».

Intanto proprio oggi quattro consiglieri comunali, Pergolizzi, Canfora, Carreri e Cantello, hanno lanciato l’allarme su asili nido e Centri di Aggregazione Giovanile dei quartieri a maggiore rischio di devianza minorile, i cui servizi scadranno il prossimo 31 marzo. I quattro temono anche per il destino dei lavoratori: «Il previsto affidamento dei servizi sociali ad un unico soggetto comporterà indubbiamente e per evidenti motivi un’oggettiva riduzione numerica del personale». Categorici invece i consiglieri del Pd, area Letta, Saglimbeni e Greco, che hanno bollato come impraticabile la strada che porta alla Croce Rossa, indicando come unica soluzione l’indizione della gara pubblica e ricordando al sindaco che il consiglio comunale «non è bypassabile».

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