Turismo, Ponte, riforma della Sanità e tanto altro. Ecco la Sicilia di Lombardo

Turismo, Ponte, riforma della Sanità e tanto altro. Ecco la Sicilia di Lombardo

Redazione

Turismo, Ponte, riforma della Sanità e tanto altro. Ecco la Sicilia di Lombardo

domenica 26 Ottobre 2008 - 14:35

Il presidente della regione chiude la tre giorni messinese dell'Mpa rispondendo sul palco alle domande di quattro giornalisti

A chiudere la tre giorni messinese dell’Mpa il presidente della Regione Raffaele Lombardo, che è stato intervistato da quattro giornalisti siciliani: Domenico Tempio de “La Sicilia-, Giovanni Pepi del “Giornale di Sicilia-, Nino Calarco della “Gazzetta del Sud- e Vincenzo Morgante del “Tgr Sicilia-. Diversi gli argomenti trattati. Si parte ovviamente con il Ponte sullo Stretto, primo punto all’ordine del giorno del programma del movimento per l’Autonomia: “Non vorremmo che rimanesse l’ennesima illusione – rivela Lombardo. Bisogna abbattere i possibili ostacoli legati alle difficoltà di un progetto che per alcuni non è ancora pienamente credibile, alle gelosie degli altri territori. E che si faccia in modo che l’attuale crisi dei mercati non sia un pretesto per rimandarne la costruzione. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per un’infrastruttura che può segnare un cambio di mentalità e la riconquista di un primato del nostro terra-.

Dal ponte al turismo il passaggio è praticamente obbligato. Necessaria la costruzione di ferrovie e infrastrutture a supporto del collegamento stabile, ma turismo che deve camminare di pari passo con la cultura. “Una potenzialità sicuramente da sfruttare potrebbe essere quella del turismo congressuale, che già a Catania è in ascesa e potrebbe coinvolgere tutte le province-. Ma si è parlato anche del Casinò di Taormina, che può rappresentare una forte attrazione per i flussi turistici. “Una struttura che al sud spetta di diritto-.

Ampio punto sulla sanità e specialmente sull’influenza che la politica ha sulla stessa, dalla nomina dei manager fino alle assunzioni degli infermieri. “L’Ars ha approvato circa quattro settimane fa una legge che permette di istituire una commissione – ha spiegato il leader autonomista – senza il cui parere nessun assessore potrebbe procedere a nuove nomine manageriali. Inoltre la giunta provvederà all’individuazione di una società non siciliana che farà una valutazione ancora più oggettiva. Assumeremo cinquanta manager con cui contrarremo obiettivi precisi e il loro rapporto lavorativo sarà legato al raggiungimento di questi ultimi-. Ma una riforma più ampia è sicuramente necessaria per Lombardo. “Decisioni che ci dovranno permettere di tagliare gli sprechi e di migliorare il servizio, ma non con l’intento di non penalizzare il privato, che in primis noi abbiamo difeso da chi lo accusava di essere la ‘lavanderia di affari illeciti’. Un privato virtuoso e siciliano, da affiancare ad un pubblico veramente all’altezza-.

Riforma pure per il personale della regione. “Non ci saranno licenziamenti, ma d’accordo con il sindacato, verrà studiato un impiego produttivo dei dipendenti. Piuttosto di tenere uno stipendio che non corrisponde alla prestazione, anche attraverso la formazione, si dovrà rimodellare l’organico degli uffici-.

Capitolo Ato. “Sui rifiuti la scelta è obbligata, c’è poco da individuare posizioni politiche tra maggioranza o opposizione. Le difficoltà economiche ci costringono a consegnare l’intera responsabilità agli enti locali, comuni e province. A loro anche la facoltà eventuale di riaprire discariche in attesa dei termovalorizzatori. E’ fattibile la contrazione di un mutuo per sanare debiti pregressi, ma il tutto entro cinque-sei anni perché la regione non ha più i mezzi per venire in soccorso-.

Non mancano i riferimenti a Messina, città che ha ospitato l’evento: “Ringrazio tutti i messinesi e il sindaco. Avere scelto questa città ha tanti significati, a partire dalla celebrazione del terremoto, un evento che sarà del tutto dimenticato solo quando sarà portato a termine quel processo di risanamento che deve essere necessariamente concluso, fino ad arrivare al Ponte, come già detto-. Un passaggio dalla questione del sud, “questione meridionale-.

In conclusione degli appunti di carattere politico, in riferimento agli alleati ma anche ai componenti del suo partito. “In pieno rispetto con l’alleanza con il Pdl e le altre forze, nonostante i numeri che abbiamo ottenuto in questi mesi, quante sproporzioni tra i consensi e la rappresentanza nelle varie sedi- – punzecchia Lombardo. -Nonostante ciò su tutti i temi abbiamo un dialogo, e non ci siamo fatti prendere dalla tentazione di scendere nelle piazze. Il nostro obiettivo è quello di rafforzarci per incidere nella maggioranza, nella sua stabilità. In vista del congresso di Roma del 12 dicembre, speriamo di riuscire a porre delle norme statutarie precise per autogestirici. Il futuro potrebbe essere rappresentato da partiti regionali autonomi che esprimano la propria classe dirigente senza che nessuno da Roma o da Catania possa mettere il naso. Noi siamo l’unica realtà politica post-ideologica e post-globale. Guardiamo al territorio, non a destra o sinistra-.

(Foto Dino Sturiale)

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