Il viadotto che unisce S. Alessio e S. Teresa di Riva è chiuso da 2 anni. Tanti i disagi, non solo per la Viabilità. I ritardi legati anche alla presenza dei sottoservizi
S. ALESSIO SICULO. Contratto firmato e lavori consegnati. L’opera di demolizione e ricostruzione del nuovo ponte Agrò, che unisce S. Alessio Siculo a S. Teresa di Riva attraverso la Statale 114, può finalmente iniziare. Lo ha annunciato l’assessore alla Viabilità al Comune di S. Alessio, Rosario Trischitta. Parliamo di un intervento da 8, 9 milioni di euro, finanziati all’Anas dalla Regione Sicilia. Il ponte è chiuso da due anni. Con i disagi che ciò comporta alla viabilità ed anche ai commercianti. Il traffico è stato dirottato lungo la bretella realizzata sul torrente. Un calvario lungo 10 anni, tra chiusure parziali del viadotto e corsie aperte parzialmente o a senso unico alternato. Lo scorso anno l’Anas ha affidato l’opera al raggruppamento di imprese Mit Costruttori (capogruppo)-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori di Adrano. Quando tutto sembrava pronto per firmare il contratto ci si è accorti che esistevano dei sottoservizi: cavi dell’energia elettrica e telefonici che andavano rimossi. Non sono mancate le proteste per i ritardi, accentuati tra l’altro dall’emergenza Covid. Le soluzioni sono state trovate in seguito ad un tavolo tecnico, nei mesi scorsi, al quale hanno partecipato anche i sindaci di S. Alessio Siculo e S. Teresa di Riva. (Carmelo Caspanello)