Ponte e risanamento: due chiavi di volta per Messina. Sviluppo o declino

Ponte e risanamento: due chiavi di volta per Messina. Sviluppo o declino

Rosaria Brancato

Ponte e risanamento: due chiavi di volta per Messina. Sviluppo o declino

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mercoledì 05 Maggio 2021 - 08:49

Per la prima volta in mezzo secolo Roma sembra accorgersi di noi. Su entrambi i fronti potrebbero arrivare risorse decisive per cambiare il futuro di Messina

Quanto pesa la classe politica messinese sulle decisioni nazionali lo si vedrà veramente nelle prossime settimane. Certo, anche il peso della politica siciliana e meridionale è sembrato molto ma molto “light” alla luce dei risultati del PNRR, ovvero ri-finanziamenti di progetti già finanziati e per di più nulla di realmente decisivo per colmare il gap.

Ponte: il 12 maggio

Ma tant’è, scontiamo almeno un paio di decenni di politici impalpabili a Roma interessati più ai propri equilibri che al riscatto della Sicilia e di Messina. L’occasione però adesso c’è. Ci sono due tematiche che sono diventate cruciali: il Ponte e la legge speciale sul risanamento. Sul Ponte sullo Stretto si è sbilanciata la ministra Carfagna spiegando che sì, è vero, l’opera non è nel Recovery ma si può fare ugualmente con i soldi nazionali e regionali, così come chiedono Sicilia e Calabria. E dal 12 maggio quando la relazione della Commissione di esperti finirà in Parlamento si capirà quanto si possa passare dalle parole ai fatti.

Risanamento: il 24 maggio

Sul risanamento finalmente si dovrebbe essere vicini all’ultimo miglio. Finalmente dopo un secolo di annunci periodici la norma dovrebbe arrivare al traguardo, il 24 in Aula a Montecitorio, con un accordo tra tutti i partiti in stile “Draghi”. Sarebbe la prima volta in assoluto, dopo i tentativi andati a vuoto dell’allora deputato Pancrazio De Pasquale, che dallo Stato arrivano risorse e attenzioni per le ferite delle baraccopoli.

Inedita attenzione per Messina

Tra Ponte e risanamento quindi assisteremo ad una rinnovata, anzi, del tutto inedita finora, attenzione per Messina, con la possibilità di avere PERSINO I SOLDI. Riusciranno i nostri eroi nell’obiettivo di fare quello che nei decenni passati hanno fatto con successo per i loro territori altri parlamentari? O siamo destinati ad essere subalterni perché la nostra classe politica si considera subalterna? Nell’attesa i fronti restano caldissimi.

Facce della stessa medaglia

Sul Ponte e sul risanamento è in prima linea sin dall’inizio la parlamentare azzurra Matilde Siracusano che sottolinea l’importanza della dichiarazione della ministra Mara Carfagna a favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Soprattutto Matilde Siracusano centra il cuore del momento: Ponte e risanamento sono facce diverse della stessa medaglia.

Due chiavi per la rinascita

Le infrastrutture si iniziano e si portano a termine solo se c’è una chiara volontà politica. E noi di Forza Italia riteniamo che il governo debba averla proprio sul tema del Ponte- commenta Matilde Siracusano– In Commissione Ambiente alla Camera si è costituito il comitato ristretto per la proposta di legge cha ha come obiettivo quello di cancellare le baraccopoli di Messina. Il testo sarà in Aula a Montecitorio il 24 maggio. Il Meridione ha bisogno di risposte e di opportunità: il Ponte sullo Stretto e il risanamento delle zone disagiate di Messina sono due facce della stessa medaglia, due chiavi per la rinascita”.

Amata: chiarezza da Draghi

In Sicilia a ribadire che è l’ora delle decisioni chiare è la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars Elvira Amata che invita Draghi e il ministro Giovannini ad uscire allo scoperto e dire chiaramente cosa intendano fare sul Ponte. “Basta con i balletti delle dichiarazioni politiche, siciliani e calabresi sono stanchi di sentire chiacchiere – aggiunge Amata – bisogna passare ai fatti. Giovannini ha dichiarato che il Pnrr è stato chiuso e inviato a Bruxelles, che va letta con attenzione la relazione della commissione di esperti, ma il ministro non dice cosa e come vuol procedere il governo nazionale. Qual è la linea del governo relativamente al Ponte sullo Stretto? La linea nazionale di Fratelli d’Italia, è chiara da sempre: il Ponte sullo Stretto va realizzato affinché il Sud resti parte integrante dell’Europa”.

La mozione all’Ars

Sempre all’Ars la deputata di Forza Italia Bernadette Grasso ha depositato una mozione per proporre al governo Draghi tutte le iniziative necessarie per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. “Mi riferisco all’utilizzo del Piano complementare che garantirebbe la realizzazione dei lavori e piena occupazione per migliaia di operatori. Ma non solo, garantirebbe la tanto decantata continuità territoriale, di cui tutti parlano ma nessuno si prende carico. Si tratta di un’opera strategica che porterebbe ad un raccordo commerciale tra il Mediterraneo e l’Europa. Una cosa è certa: non possiamo continuare a perdere tempo con inutili commissioni di studio nazionali. Il progetto esiste, c’è solo da stabilire con quali risorse finanziarlo. Il resto è spreco di denaro pubblico a carico degli italiani, a causa dei contenziosi aperti per la mancata realizzazione dell’opera”.

4 donne in prima linea

Da Roma a Palermo sono quattro donne in prima linea su questo fronte: la ministra Mara Carfagna, la parlamentare Matilde Siracusano, la capogruppo Ars Elvira Amata e la deputata Bernadette Grasso. E già anche questo è un risultato, perchè per troppo tempo le donne in politica hanno fatto da coreografia e al massimo co-firmatarie delle proposte.

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6 commenti

  1. Cittadino Messinese 5 Maggio 2021 11:06

    Le baraccopoli vergogna collettiva per tutti gli ex amministratori di questa città.Hanno permesso che per anni, secoli, migliaia di persone vivessero al limite della decenza umana .Vergogna mia che sono messinese che ho permesso questo scempio.Risanamento,presuppone una situazione di sanità che non c’è mai stata.Sarebbe ora di chiudere questa squallida pagina BaSTA BARACCOPOLI.se esiste la tecnologia per costruire il ponte si riuscirà pure ad abbatterle.Demolizione ,sgombero dei materiali inerti sanamento e realizzazione di parchi urbani Senza soste in tempi brevi.NO sgombero per rivederle rioccupate.

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  2. SERGIO MARTINO 5 Maggio 2021 11:09

    tante belle parole, come nel teatro si recita!! con l’avvicinarsi delle elezioni sia politiche, sia amministrative, salta fuori l’argomento ponte, risanamento ecc. storie trite e ritrite negli anni …ma alla fine? Ma in questa citta’ i problemi non sono solo questi—l’acqua, lo sviluppo economico ne parliamo? In una zona sismica come la nostra ci sarebbe tanto da fare oltre il risanamento, pensiamo alla messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture presenti…non si parla di un piano dei trasporti serio dove sono i progetti per raddoppiare le linee ferroviarie in Sicilia e darci l’alta velocita? Dove sono i piani per la gestione dei rifiuti come eliminarli, li ricicliamo costruiremo termovalorizzatori o esporteremo l’immondizia all’estero?? per non parlare dello sviluppo di una delle ricchezze dell’isola l’agricoltura e il turismo…siamo sicuri che costruire un ponte portera’ tanta ricchezza alla SICILIA?

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    1. Il PONTE un infrastruttura da 11 mld che permetterebbe di collegare il meridione all’Europa!
      Slogan ad effetto sicuramente coniato da chi non conosce il territorio. La tangenziale di Messina é un colabrodo e ancor peggio sono le tratte autostradale che collegano Messina con Catania e Palermo, stendiamo un ulteriore velo pietoso sulla Catania Palermo. Siamo in una condizione disastrosa, da terzo mondo, chi ha la sfortuna di doversi spostare all’interno dell’isola rischia la vita a causa del pessimo manto stradale dei continui rallentamenti dovuti ai restringimenti su carreggiate a due corsie.
      Il ponte nel deserto! Buono solo per usarlo come sfondo fotografico mentre si attraversa lo stretto con il ferry boat.

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  3. Mettere sullo stesso piano Elvira Amata e Matilde Siracusano sinceramente mi sembra un pò troppo…..

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  4. Il Governo vorrebbe derogare al Comune di Messina per procedere più velocemente a realizzare più velocemente cose importanti per la città.M a chi sono questi irresponsabili a Roma,i Messinesi si potrebbero la domanda: ma chi sono questi irresponsabili? Se la città è ferma ormai da più di un secolo e mezzo per incapacità,ignoranza ,interessi personali e si è generata questa situazione,meglio scartare a priori questa ipotesi,a Messina non c’è nessuno con capacità gestionali di amministrazione comunale figuriamoci per cose importanti.E’ meglio un commissario esterno,possibilmente un Europeo ( del Nord Europa.

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  5. Tutto quello che volete, però lo sviluppo socio-economico della città e della provincia passa da un unico intervento: …….. AEROPORTO DEL MELA !!!

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